La missione nasce dall'amore, Voglio dire “sì” a Dio e all'umanità
È arrivato il momento gioioso di celebrare e dire il mio "sì" totale a Dio Padre con la professione religiosa missionaria. Desidero dire il mio "sì" davanti alla chiesa e al mondo; ma desidero dirlo anche a Dio, con voce ferma e forte.
Dio è fedele: di questo non posso dubitare; ma adesso è il tempo della mia fedeltà.
Sulle strade di Ancona
Ho terminato i due anni di noviziato e partirò per Città del Messico dove finirò gli studi di teologia. Due compagni, Andrea e Javier, fanno i voti con me. Abbiamo camminato insieme in questi due anni e ci siamo confrontati con la Parola di Dio, nell'impegno verso i poveri e verso i giovani delle nostre parrocchie per scoprire il grande dono che Dio ci ha fatto.
Personalmente porto nel cuore le notti trascorse sulle strade di Ancona, alla ricerca delle povertà nascoste della città: le chiacchierate fatte con le amiche e gli amici di strada; le arrabbiature per le promesse non mantenute; il dispiacere di salutare persone le cui vite fragili si sono spente; la gioia di condividere la mia vita con loro; i miglioramenti nel cammino di liberazione dalla droga, dall'alcool, dalla prostituzione; gli abbracci pieni di affetto, le confessioni di amicizia profonda.
Il cammino del noviziato mi ha aiutato a conoscere meglio me stesso e l'umanità, a cui si riferisce anche il beato fondatore Guido Conforti nei suoi scritti.
La missione nasce dall'amore
Ringrazio la comunità dei saveriani di Ancona, tutte le persone che mi hanno aiutato a crescere e hanno avuto la pazienza di ascoltarmi. Ringrazio anche ciascuno di voi per ciò che siete stati per me: vi voglio bene.
A settembre partirò per il Messico. Il mio cuore è pieno di gioia per questa partenza verso il luogo che desideravo, ma allo stesso tempo mi dispiace allontanarmi da voi. A Città del Messico non so bene cosa mi aspetterà: una città con diciannove milioni di abitanti, una nuova lingua e una nuova cultura. Sicuramente incontrerò gioie e dolori, vite fragili e forse disperate, persone deboli e con grande forza interiore. Sicuramente tutti avremo tanta voglia di vivere.
In Messico non sarò solo. Anche là il Signore penserà a me, mi amerà e mi darà la possibilità di annunciarlo. La famiglia saveriana sarà per me maestra e madre; mi spronerà ad andare verso i poveri e gli abbandonati.
Ciò che fa la missione è l'amore e la sincerità del dono. La missione nasce dall'amore: "caritas Christi urget nos - ci spinge la carità di Cristo".