La Chiesa italiana, l'economia e le armi
La Conferenza Episcopale Italiana ha emesso, lo scorso 20 febbraio, un importante documento dal titolo “La chiesa cattolica e la gestione delle risorse finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance”. Lo scopo è guidare le attività delle diocesi, parrocchie ed enti religiosi nel settore economico. “Oltre che doveroso, oggi è concretamente possibile indirizzare in modo etico le attività economiche e finanziarie. Ciò rappresenta per gli Enti di natura religiosa una sfida e un’opportunità”, scrivono i vescovi nell'introduzione. Significativi i paragrafi sugli armamenti. I vescovi invitano le comunità cristiane non solo ad escludere “l’investimento in imprese impegnate nella produzione di armi non convenzionali, come armi biologiche e chimiche, armi nucleari, armi di distruzione di massa, mine antiuomo” (4.3.1) ma, richiamando l’impegno a “limitare la produzione di armi allo stretto indispensabile”, invitano ad “individuare processi di conversione delle capacità produttive di armi in altre produzioni ad usi non militari” (4.2.3).