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L'angolo del silenzio: La teoria della piramide

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C'era una volta (e c'è ancora...) un deserto; e nel deserto, una piramide e quattro amici studiosi. Gli amici erano soliti riunirsi ogni anno per trovare possibili intese o avere chiarimenti sui dibattiti e controversi problemi della storia e della religione, ancora lasciati insoluti fin dall'antichità.

La piramide con facce diverse

Avevano concordato che questa volta avrebbero discusso sul tema dell'ecumenismo e decisero di riunirsi presso la quiete di una piramide faraonica. La piramide era là nel deserto da secoli, ad aspettarli in silenzio. Maestosa più che mai, sembrava consapevole dell'importanza dell'incontro.

La bella piramide si presentava loro festosamente, con le sue quattro facce dipinte con differenti colori, secondo i quattro punti cardinali: una bianca, una nera, una gialla, una verde. Come puntini nell'orizzonte di sabbia, gli studiosi stavano procedendo dai loro quattro punti cardinali e si avvicinavano alla piramide ognuno orientato in direzione del proprio colore. Dal proprio punto di vista, ognuno credeva che la piramide fosse tutta bianca, tutta nera, tutta gialla, tutta verde.

La propria verità

Cammin facendo, ancora da lontano, il più chiacchierone comincia a decantare a squarcia gola la bellezza della piramide e a magnificarne il colore bianco. Il secondo si sente in dovere di correggerlo, sostenendo che la piramide era chiaramente di color nero, e tra i due sorge un battibecco. Il terzo, testimone della grave contraddizione e attribuendo il fatto ai raggi del sole e ai miraggi del deserto, cerca di calmarli asserendo con autorevolezza che sbagliavano tutti e due, perché la piramide era evidentemente di colore verde. E il disaccordo degenera in... parolacce.

Allora il quarto, pensando che i suoi amici avessero avuto la vista offuscata per effetto di un colpo di sole, interviene nella discussione come mediatore, dichiarando che nessuno dei tre amici poteva avere ragione, dal momento che la piramide era assolutamente di color giallo.

Il confronto con la realtà

E così i quattro "studiosi" si erano incontrati, ma non riuscivano a raggiungere alcun accordo. Anzi, ognuno partendo dal proprio punto di vista, si sentiva autorizzato a dare dello "stupido!" all'altro e ad esserne parimenti ricambiato. Il battibecco sarebbe durato ancora a lungo - giorni, settimane, mesi, anni... - se non avessero deciso di confrontare il proprio punto di vista con la realtà.

La ricerca fu condotta facendo insieme un giro attorno alla piramide. Così arrivarono alla scoperta di riconoscere che ognuno, dal proprio punto di vista, aveva avuto sì un po' di ragione, ma non tutta la ragione.

In conclusione, voglio solo dire... Quanto sarebbe utile se nelle nostre riunioni e conversazioni, nel bel mezzo di argomentazioni controverse, ciascuno lasciasse da parte la sua idea e si alzasse per un attimo dalla sedia per andare fuori, all'aperto, a fare - magari a braccetto - un po' di... girotondo!



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