Il viaggio dei giovani tra i giovani
In occasione delle ordinazioni diaconali di quattro giovani saveriani, che si è tenuta a Parma il 6 dicembre, un bel gruppo di giovani marchigiani si è recato nel santuario “Conforti” della Casa Madre per partecipare a questo importante evento saveriano. Ci siamo andati con due pullman pieni. Uno era guidato da Roberto, papà di Mattia di Casette Verdini (MC), da dove sono venuti sette sedicenni, l’altro aveva alla guida p. Benjamin con i giovani di Ancona.
Un invito alla missione
I ragazzi hanno partecipato con vero entusiasmo a tutto. La celebrazione dell’ordinazione diaconale di Ferdinandus, Trésor, Ivanildo e Hotman, presieduta dal neovescovo di Makeni mons. Natale Paganelli, è stata bellissima.
La testimonianza dei quattro giovani e l'appoggio delle loro famiglie (solo spiritualmente presenti) è servita molto ai nostri adolescenti e giovani che ne hanno fatto tesoro per la loro vita. La scelta di questi quattro giovani generosi li ha colpiti profondamente ed è stato un vero invito vocazionale alla missione. La sera si è tenuta una cena alla saveriana (in piedi) con molta allegria, pizza e di tutto un po', vino buono, bibite...
L’incontro con i sikh indiani
Il giorno dopo abbiamo avuto l’incontro con i sikh (cittadini indiani e di religione monoteista), con i loro turbanti. Un’esperienza che ha colpito in modo particolare i nostri giovani. Ci hanno accolti nel tempio e per prima cosa ci hanno offerto la colazione, con delle frittelle gustose. Poi ci hanno mostrato il libro sacro, preziosissimo, che racconta la storia della loro religione che li costituisce anche come popolo.
Abbiamo scoperto che hanno avuto dieci grandi guru come guide spirituali. La rivoluzione religiosa è cominciata dal primo profeta che ha rifiutato il ritualismo dell'induismo, a suo modo di vedere, senza senso. La loro priorità è la pratica della vita, del lavoro, dell'onestà, del bene al prossimo e all'umanità. I nostri giovani erano molto attenti e sorpresi. Quante somiglianze con il cristianesimo: uguaglianza tra uomo e donna, tra le caste (di cui chiedono l’abolizione), tra le religioni vissute veramente! I ragazzi hanno fatto tante domande, soprattutto interessava sapere il senso di quel turbante sulla testa. Hanno risposto che il cervello contiene la sapienza di Dio e dev'essere esaltato e tutelato in modo sacrale. I sikh si sono lamentati perché sono scambiati a torto per terroristi, anche perché possiedono un pugnale che li identifica come santi e soldati (di dio), ma che non usano mai.
Il cibo non è piaciuto molto ai nostri giovani, non abituati a certi sapori, ma qualcosa hanno mangiato. Tutto rigorosamente vegetariano perché per loro è brutto uccidere animali.
Tatuaggio indelebile dell’anima
Nel pomeriggio, ritornati in Casa Madre a Parma, ci siamo recati in una parrocchia per la cena con un quiz, che è piaciuta a tutti perché ha coinvolto giovani e adulti. Uno dei ragazzi di Casette Verdini si è preso anche l’influenza e gli altri lo hanno seguito a turno con molto affetto! È stato bello vedere questa attenzione…
Rientrati ad Ancona, dopo due giorni ci siamo incontrati con i giovani di Casette Verdini, che hanno ripercorso il viaggio a Parma, raccontando tante cose: un tatuaggio indelebile dell'anima!