Il Signore è sempre con noi
In questi ultimi tre anni e mezzo, da quando faccio parte della parrocchia di San Francesco Saverio, ho partecipato alle lezioni di Bibbia guidate da p. Fabrizio Tosolini e p. Luigino Marchioron. Con mia sorpresa riscontro parecchie somiglianze tra la religione cattolica e la cultura cinese. Mi piace sottolineare gli esempi che penso siano più significativi.
Il primo è che il concetto di creazione è presente anche nella cultura cinese. Per migliaia di anni Pen Ku, figura leggendaria dell’antichità cinese, è stato comunemente ritenuto il creatore dell’universo, famoso per le sue gesta misteriose “nell’aprire il cielo e sviluppare la terra”.
In secondo luogo, il Cielo è stato sempre solennemente rispettato dal popolo cinese fin dall’inizio della sua storia. La parola cinese tien (天)-cielo, ha cinque significati. Uno di questi si riferisce a Dio. Tien era considerato dagli antichi cinesi come dotato di personalità e volontà. “Laddove mi sono comportato in modo improprio, possa il Cielo respingermi” (Dialoghi di Confucio, 6,26).
Il Cielo possiede il potere e la volontà di immischiarsi negli affari dell’umanità.
Tutto cambia rapidamente
I tempi e gli sviluppi della scienza e della tecnica stanno cambiando costantemente e rapidamente il mondo. La famiglia estesa cinese (che raccoglieva tre generazioni sotto lo stesso tetto), edificata sul confucianesimo, è scomparsa. L’idea che il non avere un erede sia l’offesa più grave contro la pietà filiale va sfumando. La natalità diminuisce e i divorzi aumentano. I valori della morale confuciana vanno svanendo. Ed è quasi impossibile immaginare i cinque caratteri cinesi appesi nella stanza di soggiorno della mia adolescenza, attrarre il rispetto sincero della presente generazione cinese, come accadeva nelle passate generazioni.
Duemilacinquecento anni fa Confucio conduceva una vita frugale in una società semplice. La gente oggi vive in un mondo molto complicato. Ciascuno lotta fino all’esaurimento per una vita migliore. Queste persone provano il bisogno di pregare, come faceva il grande maestro Confucio migliaia di anni fa?
Dietro l’abbondanza delle cose, vi è una grande solitudine spirituale.
Le persone oggi affrontano una sfida molto complessa, e così è anche per noi cristiani. Certamente dovremmo aumentare i nostri sforzi perché molti sappiano che le porte della nostra comunità cristiana sono sempre aperte.
La verità del vangelo è così vicina alla cultura cinese che per ciascuno di noi diventa quasi naturale accoglierla. Sappiano che il Signore è sempre con noi.