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Il pranzo di Natale per quasi mille bambini festosi

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Fin dal 2017, a Kilomoni/Uvira, in Congo RD, il giorno di Natale lo dedichiamo in particolare ai bambini: Messa, battesimi e… pranzo. Anche nel 2022, siamo riusciti a conservare questa bella tradizione. Il numero dei partecipanti è andato via via aumentando negli anni, sia come partecipazione alla liturgia del Natale sia al pranzo, arrivando al considerevole numero di 870 presenze.

Non nascondo che l’impegno richiesto per far fronte al crescente numero di partecipanti ha messo a dura prova la nostra piccola comunità. Ma ce l’abbiamo fatta! Fortunatamente, i nostri studenti che si preparano a diventare saveriani ci hanno dato un considerevole aiuto. Il Natale appena trascorso è iniziato al mattino con la Santa Messa delle 8. L’affluenza è stata notevole e molti hanno potuto seguire la liturgia solo dall’esterno della nostra piccola chiesa. I bambini battezzati erano 21, un bel numero.

La liturgia, presieduta dal nostro confratello p. Giovanni Magnaguagno è stata caratterizzata, come di consuetudine da una viva partecipazione: canti, danze e… tanta gioia. Al termine dell’Eucarestia, abbiamo distribuito i “buoni” per la partecipazione al pranzo. Poi, i bambini sono tornati a casa per fare di nuovo ritorno verso le 13 con i loro piatti/recipienti per il cibo. Le mamme hanno avuto il loro bel daffare per preparare il cibo ma… ci sono abituate. Il menù era a base di riso e fagioli, piatto amatissimo dai bambini, un pacchetto di biscotti e una bottiglia di succo di frutta. Vedere tutti quei bimbi a loro agio come se fossero a casa loro ci ha riempito il cuore di gioia. Abbiamo trascorso una bellissima e soleggiata giornata sulle rive del lago Tanganyika. Certamente, alla fine eravamo stanchi, ma con il cuore colmo di gioia, quella gioia che si prova quando si cerca la felicità altrui.

A completare la giornata in modo del tutto inatteso e singolare, un fatto che mi è capitato personalmente mentre riportavo a casa alcuni bambini. Entrando in un piccolo villaggio, una bambina di 5-6 anni è venuta verso la macchina con il volto sorridente e tra le mani la bottiglia del succo di frutta. Notando che ne aveva bevuto una piccola quantità, le ho chiesto scherzando se non fosse di suo gradimento, ma essa mi disse: “Vedi, adesso ne ho bevuto fino a qui, questa sera ne berrò fino a qui e domani ne avrò ancora”.

Non sono in grado di esprimere a parole quello che ho provato; il più bel regalo di tutta la giornata. Una lezione di vita che non potrò dimenticare: accontentarsi e gioire del poco che si ha. Madre Teresa di Calcutta diceva che i migliori insegnanti sono i bambini. Come darle torto?! Essi ci insegnano, con la loro semplicità e umiltà, come trasformare la povertà in ricchezza.



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