Il dono di perseverare
Ci scrive dal Camerun
Come ha ricordato il signor Natalino Piras, non tutti i ragazzi hanno continuato sulla via della missione. Diventare missionari è sempre un miracolo della grazia di Dio. È meraviglioso vedere, anche oggi, giovani che dedicano la loro vita alla missione tra le genti. Uno di questi è Alessandro, di Palmas Arborea, in provincia di Oristano. Ci racconta il suo percorso di missionario e chiede la nostra preghiera.
Avevo 11 anni, al termine della quinta elementare. Attirato dalla simpatia e dallo stile di vita dei missionari saveriani, ho cominciato a frequentare la loro comunità, prima a Macomer e poi a Cagliari. Ricordo ancora con gioia i missionari, che mi hanno sempre sostenuto con il loro esempio.
Due anni ancora
Questi primi otto anni di cammino con loro mi hanno aiutato a capire meglio quale progetto Dio avesse in mente per me. Dopo la maturità classica, ho lasciato la nostra bella terra di Sardegna per continuare gli studi e fare il noviziato nella comunità saveriana di Ancona. Il 12 agosto del 2000 sono diventato missionario saveriano con l’impegno di vivere la vita religiosa con i voti di missione, povertà, castità ed obbedienza.
Ora sono in Camerun, mentre mi preparo alla consacrazione definitiva e al sacerdozio missionario. Mi restano ancora due anni per completare la formazione teologica e diventare sacerdote.
Mi ha chiamato pian piano
I saveriani hanno la fortuna di parlare di Gesù che ci ama, fino a morire per salvarci. In fondo è questo che mi ha spinto a consacrare me stesso per la missione: andare da chi non ha sentito parlare di Gesù, come gli apostoli.
Non posso dire che ci sia stato un avvenimento straordinario o particolare nel quale Dio mi abbia parlato e mi abbia invitato a consacrarmi a lui come missionario.
Posso invece dire con certezza che il Signore mi ha chiamato pian piano. I primi anni sono stati importanti come questi che sto vivendo adesso in Africa. Tutti i momenti hanno la loro importanza nel cammino che Dio ha voluto che io facessi. Vi chiedo di pregare per me, perché Dio mi faccia il dono della perseveranza. Restiamo uniti nella preghiera e nell’affetto.