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Il convegno di “Missione Oggi”

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“Il Novecento è stato il secolo della grande speranza ecumenica”. Questo leit-motif ha caratterizzato gli interventi dei relatori del convegno promosso da “Missione Oggi”, rivista dei saveriani, tenutosi a Brescia il 12 maggio.

A 500 anni dalla riforma protestante

Il tema del convegno, promosso dal direttore p. Mario Menin, era la prosecuzione in questo secolo di quella promessa “La Riforma protestante: quanto manca all’unità? Punti di vista dal sud e dal nord del mondo”. Una riflessione necessaria, sottolineata dalla ricorrenza del 500° anniversario della Riforma, al cui inizio delle celebrazioni ha partecipato lo stesso papa Francesco a Lund (Svezia), il 31ottobre 2016.

“È necessario uno sguardo onesto sulla teologia e sulla storia”, ha affermato don Cristiano Bettega, direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della CEI. “C’è la volontà di proseguire nel cammino di comunione. L’ecumenismo è ambizioso - ha sottolineato -, ma non impossibile. L’unità della chiesa forse non è così lontana. L’importante è non rassegnarsi davanti agli ostacoli”.

Riflessione e gioia comune

“Cari fratelli, per i 500 anni della Riforma non vi facciamo gli auguri, ma festeggiamo insieme a voi!”. Così si è espresso Mauro Castagnaro, redattore di MO, specialista di America latina e curatore del dossier dedicato all’argomento sul numero di maggio-giugno 2017 della rivista. Ha ricordato come oggi le principali chiese protestanti vedano alla loro guida persone originarie dell’Africa, dell’Asia e dell’America latina. “La divisione tra le chiese - ha aggiunto - è sì una ferita, ma anche una ricchezza. È un’occasione di riflessione e gioia comune”.

“Che cosa significa ecumenismo? Perché il dialogo ecumenico è così difficile con la chiesa ortodossa?”- Queste le domande che si è posto Vladimir Zelinsky, prete ortodosso dell’Esarcato russo del Patriarcato di Costantinopoli. “L’ecumenismo è un dialogo vivo. Perché ciò possa avvenire, è necessario che sia basato sulla tradizione da riconoscere vicendevolmente…”.

Esperienze comuni…

“Quanto manca all’unità? Non so rispondere, ma desidero condividere con voi alcune esperienze pastorali”. Così ha iniziato la sua testimonianza Christine Schlund, pastora della chiesa evangelica luterana “Sophienkirche” di Berlino, che ha ricordato come la sua parrocchia sia situata al centro di un quartiere multietnico e multi-religioso, in una città in cui due terzi degli abitanti si dichiarano non credenti.

Molte sono le iniziative e le feste celebrate in comune con le altre comunità religiose, con i cui capi vi è un incontro a colazione ogni due mesi. 



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