Il Bambinello e un pezzo di pane, Solidarietà a Belém
A Natale, attorno a Gesù Bambino, abbiamo contemplato il volto umano di Dio e il volto divino dell'uomo, e ne siamo rimasti estasiati. Difficile è però scoprire il volto di Dio nel volto umano dei bimbi che ci stanno attorno. Ancora più difficile è amarli come amiamo Dio e accompagnare la loro crescita con premurosa attenzione.
Nella parrocchia di S. Francesco Saverio di Belém, capitale dell'Amazzonia brasiliana, grazie agli sforzi della comunità e dei volontari, riusciamo ad accompagnare circa 500 bambini. Ma tanti rimangono fuori, destinati a vivere in famiglie dove regna la divisione, l'alcool e la droga, la violenza e le malattie. Come missionari siamo qui per loro, con grande speranza di produrre frutti di vita nuova.
Mille pacchi per famiglie povere
Durante l'anno 2010, abbiamo organizzato delle belle iniziative in questo senso, come la distribuzione di minestroni e un aiuto mensile alle famiglie bisognose. Per Natale ci siamo uniti a tutta l'arcidiocesi di Belém, e abbiamo movimentato tutti i volontari per passare di casa in casa, di mercato in mercato, di associazione in associazione, e raccogliere alimenti e fondi. Siamo riusciti a raggiungere la meta di mille pacchi natalizi per i poveri.
Attraverso la Caritas diocesana, le parrocchie più ricche hanno aiutato quelle più bisognose, come la nostra parrocchia di periferia. Belém (Betlemme) significa "casa del pane": abbiamo riunito gli sforzi perché tutte le famiglie avessero il loro "pezzo di pane". I nostri bambini sono stati felici per aver dato il "bacio al Bambinello" e per aver ricevuto il "pezzo di pane".
Siamo agli inizi della missione
In quest'opera caritativa le nostre comunità sono abbastanza attive. È il segno più concreto della celebrazione dei 25 anni della fondazione della nostra parrocchia, che ci ha accompagnato l'anno intero. Ci siamo preparati con riflessioni mensili sul tema, "Viva la gioia di essere discepoli missionari in missione permanente"; abbiamo visitato quasi tutte le famiglie, portando la parola di Dio e invitando a partecipare alla vita della parrocchia. Il nostro arcivescovo mons. Alberto ha chiuso solennemente le "missioni popolari" con la santa Messa, lasciandoci il suo messaggio di pastore e guida.
Abbiamo scoperto che il lavoro apostolico è ancora agli inizi e che la maggioranza della gente vive ancora ai margini della chiesa. Ci sia di modello il grande apostolo dell'Oriente san Francesco Saverio, patrono della nostra parrocchia. Instancabile, egli ha donato la sua vita perché l'amore a Cristo Gesù arrivasse agli estremi confini della terra.
Auguro a tutti un buon anno, ricco di spirito missionario. Prometto il mio ricordo, con grande affetto, e chiedo una preghiera per me e per tutti i missionari. Grazie.