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Nella Cresima o Confermazione ci sono due segni che sono la materia del sacramento e ne mostrano il significato speciale: l’unzione con l’olio del Crisma sulla fronte e l’imposizione delle mani. L’olio, nell’Antico Testamento, è il segno di una consacrazione per un servizio (erano unti sacerdoti, re, giudici e profeti). Nel Nuovo Testamento il Messia (in ebraico) e il Cristo (in greco o latino) significa colui che è stato consacrato e inviato da Dio per liberare l’umanità e renderla Regno di Dio. Gesù, Figlio di Dio, con il suo sangue ha lavato i peccati del mondo e ha istituito la Nuova Alleanza.

L’olio della Cresima, attraverso il dono dello Spirito, ci rende testimoni e fa passare dall’essere cristiani passivi ad attivi, compiendo servizi nella chiesa. L’adolescente, che si è presentato con il proprio nome, viene unto sulla fronte dal vescovo con le parole: “Ricevi il sigillo dello Spirito Santo che ti è dato in dono”. Il sigillo è un segno permanente, una trasformazione. Lo Spirito santo porta con sé i sette doni (sapienza, intelletto, consiglio, fortezza, scienza, pietà e timore di Dio) e i frutti (amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza e dominio di sé). Lo Spirito Santo è la terza persona della Santissima Trinità, è l’amore di Dio effuso nei nostri cuori per amarci gli uni gli altri come Gesù ci ha amati.

Nella Cresima ci sono due imposizioni delle mani del vescovo: una su tutti, mentre si prega per la venuta dello Spirito Santo, e una individuale, mettendo le mani sulla testa del cresimando e ungendolo con olio. L’imposizione delle mani è segno di invio a evangelizzare. I cresimati saranno missionari, lotteranno controcorrente, aiutando le persone a non allontanarsi da Dio e dire no ai desideri mondani. Vivranno in questo mondo con sobrietà, giustizia, rispetto e servizio verso le persone, con fede, speranza e amore verso Dio, per formare un popolo liberato dalle iniquità.

L’unzione con l’olio profumato del crisma e l’imposizione delle mani, insieme alla preghiera del vescovo e della comunità cristiana, conferiscono il dono dello Spirito Santo per essere consacrati e inviati. Ogni Sacramento ha bisogno di una preparazione per riceverlo coscientemente, di una celebrazione per ottenere la sua grazia, e di una mistagogia per renderlo fruttuoso. La mistagogia significa rendere operante il sacramento; nella cresima significa vivere da consacrati nella grazia di Dio, partecipando come gruppo parrocchiale del post-cresima, migliorando nella conoscenza della Parola di Dio e nella partecipazione alle preghiere e ai sacramenti. Significa anche collaborare nella pastorale, nel catechismo, nelle celebrazioni liturgiche, nelle raccolte della Caritas, nell’aiuto alle missioni. Gli adolescenti cresimati acquistano sempre più la gioia della fede. Il sinodo di ottobre sia per i giovani una nuova Pentecoste.



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