Riuniti in 48 a Guadalajara, Messico

Il Capitolo ha avuto inizio con una Messa aperta agli amici e benefattori messicani che molto hanno atteso questo evento e che hanno dato un contributo decisivo per la sua realizzazione. I Capitolari, adorni con una stola ricamata in stile nahua, opera delle donne della missione di Santa Cruz, nello Stato di Hidalgo, entrano processionalmente nella chiesa della Casa della Filosofia di Guadalajara. Davanti all’altare gli oggetti donati alla Regione del Messico dalle varie Circoscrizioni, come segno di riconoscenza. La Messa è allietata dal gruppo Mariaci "Son de Gracias" gruppo folcloristico musicale.
Presiede p. Marini, Superiore Generale, che sottolinea:

• l’unione della Famiglia Saveriana allargata agli amici e benefattori: "la Famiglia Saveriana riuscirebbe a fare molto poco senza il vostro aiuto, la vostra fiducia, il vostro sostegno, la vostra fede e la vostra vicinanza";
• il Vangelo come la ricchezza più preziosa che abbiamo da dare al mondo e di cui il cuore dell’uomo ha profondamente bisogno.

Nella processione offertoriale vengono portati all’altare, oltre ad oggetti rappresentanti i vari Continenti, il breviario del Fondatore (che resterà poi in chiesa come segno della sua presenza) e una copia dell’ultima lettera scritta da s.Francesco Saverio a s.Ignazio (l’originale è conservato in Casa Madre, a Parma). Dopo la Messa, la cena offerta da una benefattrice e allietata dallo stesso gruppo del Mariaci.

Nei due giorni seguenti i capitolari sono riuniti in ritiro, guidato da p.Glenday David, ex Superiore Generale dei missionari Comboniani. Il 24 giugno il Capitolo è stato ufficialmente aperto. Il giorno dell’inaugurazione era anche la festa liturgica di s.Giovanni Battista, il primo missionario, sotto la cui protezione abbiamo messo il nostro inizio. La preghiera d’apertura, presieduta dalla Direzione Generale è stata fatta nella grande cappella della Casa e la pagina di Luca 5, 1-11 è stata letta in italiano e inglese. Il motto del Capitolo è stato scelto da questa lettura "Sulla Tua Parola". Padre Marini, nel suo commento, ha invitato tutti i capitolari a rispondere come Pietro: "Sulla tua parola, getterò le reti". Ci ha poi proposto di iniziare quest’avventura senza guardare ai risultati, piccoli o grandi che possano essere. Ha invocato la grazia di poter vivere nell’ascolto e di rispondere generosamente all’invito di Gesù".

È seguita la lettura delle lettere inviateci dal cardinal Sepe, presidente della Congregazione per la Propagazione della Fede, e da Papa Giovanni Paolo II. È poi cominciata la processione solenne di tutti i capitolari dalla cappella all’aula capitolare. I rappresentanti di ogni circoscrizione hanno portato un dono simbolico tipico della loro rispettiva zona di appartenenza. A questo hanno fatto seguito l’intronizzazione del Vangelo e l’accensione di una grande candela che resterà accesa durante le riunioni.

I primi giorni del Capitolo sono trascorsi nell’esame delle relazioni preparate da ciascuna circoscrizione Saveriana, da tutto il mondo. Eccole, in una breve sintesi.

Amazzonia: il lavoro dei confratelli si è concentrato soprattutto nel favorire la crescita della Chiesa locale con un’attenzione particolare al popolo Kayapo nei villaggi della foresta e nei centri urbani. Brasile Sud: con la loro animazione missionaria i confratelli stanno animando la Chiesa locale nell’apertura all’universalità e nella promozione vocazionale. Colombia: i confratelli stanno cercando nuove vie per mantenersi in contatto con l’animo della gente, nel promuovere nuove comunità di base e nella formazione di vocazioni alla vita saveriana. Messico: l’attenzione dei Saveriani qui è diretta a qualificare sempre meglio la promozione vocazionale e la formazione degli studenti della scuola secondaria e dei giovani che desiderano diventare Saveriani. Stati Uniti: c’è un’attenzione particolare a rinnovare e rifocalizzare il nostro ministero nell’animazione missionaria sia a livello locale che globale in una società e in una Chiesa sempre in cambiamento, sentendosi a servizio di tutti i Saveriani. Bangladesh: i confratelli stanno esperimentando modi che uniscano l’annunzio del Vangelo e il dialogo con i musulmani e gli hindu, e soprattutto con la testimonianza di una vita incarnata e vissuta con i poveri. Giappone:attraverso il dialogo interreligioso e con la cultura locale, avendo già sperimentato il primo annuncio fatto con le attività educative (scuole materne, scuole dell’obbligo e università) i confratelli cercano di formare nuove comunità che siano attente ai nuovi problemi della società giapponese moderna. Indonesia: anche qui i confratelli cercano nuove vie per una nuova evangelizzazione che possa entrare in dialogo su tre fronti: religione, cultura e società, in modo speciale con i gruppi più poveri della popolazione. Cina: i confratelli stanno sviluppando un’attitudine di ascolto profondo della cultura, nel servizio dei più poveri, in collaborazione con la Chiesa locale (Taiwan) in modo da vivere e manifestare insieme la presenza del Regno. Filippine: la più grande sfida per i Saveriani che qui lavorano (impegnati nella formazione e nell’animazione) è quella dell’inculturazione in un contesto di estrema povertà. Spagna: in un clima di crescente benessere economico, che ha pure i suoi lati negativi, i Saveriani cercano di servire la missione arricchendo la Chiesa locale con il carisma missionario attraverso l’animazione e la promozione vocazionale e la formazione di nuovi candidati. Tutto viene fatto in comunità, con la comunità e dalla comunità. Gran Bretagna: sulla base di un cammino per costruire autentiche comunità, rispettose delle persone, i confratelli si sono concentrati sull’animazione missionaria, con un’attenzione particolare al dialogo interreligioso ed ecumenico, e sull’educazione alla mondialità con i giovani dentro e fuori le comunità ecclesiali. Italia: i confratelli sono decisamente orientati all’animazione missionaria e vocazionale. Resta anche prioritaria l’accoglienza ai confratelli anziani e ammalati. La Regione italiana chiede una maggiore corresponsabilità da parte delle altre Regioni della rotazione del personale. Delegazione Centrale: i confratelli vivono la loro missionarietà prestando un servizio all’interno della congregazione. Si tratta di persone coinvolte nella Direzione Generale, nella formazione permanente, nel servizio alla missione (Procura, PUM), nell’insegnamento e nello studio: Roma, Londra, Parigi.

Relazione della Direzione Generale

È consistita in tre parti: nella prima si parla dell’attenzione data alle persone e i vari settori del nostro lavoro: missioni, animazione missionaria, vita saveriana e formazione: attraverso visite, pubblicazioni interne, incontri internazionali. Nella seconda si è esposto un tentativo di lettura che è emerso dalle situazioni e il movimento del personale con la sua distribuzione nelle varie Regioni. Infine si sono esposte le sfide emerse dal nostro lavoro missionario recente. Alcune di queste sono: la cultura postmoderna e la sua influenza sulla nostra consacrazione e lavoro missionario; come i voti religiosi sono vissuti in questo contesto moderno; la vita comunitaria, e come è vissuta specialmente nei confronti della internazionalità e il suo sviluppo. Nella terza parte della relazione la Direzione Generale ha dato uno sguardo al futuro, soprattutto tenendo presente l’appropriazione del carisma e l’inculturalità.

È poi seguita la relazione sull’amministrazione e sui bilanci economici generali. La presentazione delle relazioni si è svolta in un clima disteso e di partecipazione; si è dato un ampio tempo per chiarimenti e domande, riflessione e condivisione, soprattutto sulla relazione della Direzione Generale e per una valutazione del suo operato. Si è avuto tempo di rivedere tutte le relazioni per scoprire temi comuni che poi l’Assemblea capitolare potrebbe inserire nell’ordine del giorno.

• La chiusura del Capitolo è prevista per la fine di luglio.