Gli amici laici, Volontari saveriani in ritiro
di: Tonino e Anna S. Di Cola.
Nell'amena località trentina di Molveno si sono ritrovati, dal 13 al 21 agosto 2011, una ventina di volontari che prestano la loro opera nelle case saveriane di Parma, Udine, Vicenza, Desio e Salerno. Nell'accogliente casa, prospiciente il lago e sovrastata dalle cime dolomitiche del Brenta-Adamello, gli ospiti hanno preso parte al "campo dei volontari" per trascorrere una serena convivenza all'insegna della fraternità, del servizio e dell'amicizia.
Al loro arrivo sono stati accolti dai saveriani p. Sergio Boscardin, p. Tommaso Frigo e p. Elio Cosma, i quali hanno curato la crescita spirituale del gruppo, presiedendo le lodi mattutine, la recita del rosario, i vespri e le celebrazioni Eucaristiche nella piccola e raccolta cappella al secondo piano della casa. Nello spezzare la Parola, i padri hanno offerto numerosi e toccanti spunti di riflessione.
Il soggiorno in questo angolo di eccezionale bellezza, oltre a consentire un arricchimento spirituale, ha permesso di rinfrancare il fisico e distendere la mente. Sono state, infatti, organizzate escursioni a piedi o in seggiovia per raggiungere rifugi e baite in montagna, così da poter stare maggiormente a contatto con le meraviglie della natura. Volontari audaci hanno percorso il periplo dell'incantevole lago di Molveno e l'intero gruppo di volontari ha visitato il vicino Castello di Thun, immerso nella distesa sconfinata dei meleti della Val di Non.
Ma il ritiro non si è limitato soltanto a queste attività. Gli ospiti, infatti, sono stati impegnati nei turni di servizio in cucina per dare man forte a nonna Aurora e nonno Bepi, responsabili della preparazione dei pasti. Hanno provveduto, sempre a turno, ad apparecchiare i tavoli, a lavare i piatti e a rassettare ogni cosa al termine della colazione, del pranzo e della cena.
Sicuramente, alla fine del "campo", tutti si sono ritrovati più uniti, compatti e solidali. Tra loro si sono instaurati spontanei rapporti interpersonali, che hanno consentito uno scambio di esperienze; ognuno ha avuto modo di conoscere il lavoro svolto dagli altri nelle rispettive case saveriane di provenienza.
E che dire di nonna Teresa, mamma di p. Sergio? Arzilla novantenne, prodiga di consigli e pillole di saggezza, non è mancata ad alcuna delle attività svolte e spesso ha intrattenuto i presenti con interessanti aneddoti e poesie della sua giovinezza.
La settimana trascorsa a Molveno si è rivelata molto importante, sia per corroborare il fisico e lo spirito, sia per la ripresa delle normali attività che i volontari continueranno a svolgere nelle rispettive comunità saveriane. Intanto, molti del gruppo si rivedranno a Roma in ottobre, in occasione della canonizzazione del fondatore, mons. Guido Conforti.