Gemma, mamma missionaria
La mamma di ogni missionario è sempre una "grande" mamma. Non è facile affrescare in poche righe la personalità delle mamme. Provo a descrivere - balbettando - alcuni preziosi insegnamenti che mia mamma, volata in cielo da poco, mi ha lasciato in eredità, senza alcun "testamento" scritto.
Grande fiducia nel Signore
Ha vissuto una vita cristiana che ha avuto sempre un sapore di fortezza. Fin da giovane ha conosciuto la fatica, la povertà, le tribolazioni. Durante la guerra per far crescere i suoi due piccoli figli, essendo rimasta vedova solo dopo sette anni di matrimonio, ha dovuto emigrare in Svizzera per riuscire a pagare le nostre mensilità: mia sorella era presso le suore; io ero tra i saveriani.
Una caratteristica l'ha sempre contraddistinta: la serenità e la grande fiducia nel Signore. Da lei abbiamo imparato - anche se, per quanto mi riguarda, non sempre mi riesce bene la pratica - il senso della gratitudine e della "mano di Dio" che non abbandona mai nessuno, neppure in mezzo a tante tribolazioni.
Mi pare, senza alcuna presunzione, che le parole di Gesù abbiano davvero abitato la sua lunga vita: "Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te" (Mt 11,25).
Viso sereno, cuore contento
Mamma Gemma aveva sempre un grande senso della presenza di Dio e lo manifestava con l'ammirazione per le cose belle che Dio sa sempre fare. Quando la portavo in macchina per fare un giretto a trovare la nostra gente, e magari si riusciva ad avvistare anche da lontano le montagne, lei esclamava con naturalezza: "Grant Idiu!". Quando vedeva i trattori lavorare la terra per la semina, trebbiare il frumento (eravamo nel secolo scorso!), quando in una famiglia a Driolassa o nei paesetti vicini sentiva che era nato un bimbo, esclamava tutta contenta "Grant Idiu!"
Così è successo per la festa preparata da mia sorella con tutte le attenzioni possibili, in occasione dei suoi novant'anni. Eravamo in tanti: noi due figli, i nipoti, i parenti, gli amici, Giorgio che suonava la fisarmonica e lei cantava e ballava (anche se un po' barcollando) con i suoi occhi che ribadivano: "Grant Idiu!".
Una donna piccola di statura ma grande nei valori, è sempre stata amante della vita, senza mai lamentarsi, nonostante le prove che ha dovuto attraversare. Sempre con il viso sereno e il cuore contento, fino a quando il Signore le ha lasciato il sentimento.
Grazie mamma Gemma, per l'esempio di vita che ci hai dato.
Non resta che onorarti seguendo i tuoi esempi. Anche noi continueremo a ripetere con te: "Grant Idiu!".