Eugenio, la vita, i giovani e la “lotta”
Quando ho incontrato Eugenio l’ultima volta nel mese di maggio dello scorso anno, mi ha detto: “Se starò bene, verrò molto volentieri a Vicenza per il centenario della casa. Ho molti amici in quella città”. Purtroppo, quando noi eravamo nel momento più solenne della festa, domenica 27 ottobre, lui ci ha lasciato.
I miei incontri con lui sono stati vari, a partire dal noviziato a Nizza Monferrato, all’esperienza in Africa per il viaggio dei 300 volontari per la pace in Congo a Butembo e per le elezioni a Bukavu nel 2006 con “Beati i costruttori di pace”. In Italia, Eugenio mi ha coinvolto nell’iniziativa “Chiama l’Africa”, nel piazzale della stazione centrale di Milano, nella partecipazione alle manifestazioni delle danze e dei canti congolesi e nelle conferenze dello storico africano Ki-zerbo… Trasmetteva entusiasmo, ottimismo ed emozioni per idee nuove nell’utopia di un mondo migliore.
Alcuni vicentini, quelli che hanno partecipato agli incontri del tempo passato e che hanno sempre seguito con grande simpatia Eugenio nelle sue scelte e attività, vorrebbero organizzare, nella nostra casa di Vicenza, un pomeriggio di preghiera e di testimonianze. Si farà di tutto per avere con noi alcuni suoi compagni di viaggio e per farvi sapere la data e il programma.