Dolce violenza al cuore di Dio
La preghiera può tutto, a nostro e a comune vantaggio. Cos'è infatti la preghiera? È l'elevazione dello spirito a Dio, sorgente della vita; è il misterioso legame che esiste tra l'uomo e il suo Fattore. Essa impenna al volo l'anima nostra, la solleva al di sopra di questa regione di dolore e la trasporta in seno alla divinità. L'uomo parla e Dio lo ascolta; l'uomo domanda e Dio lo esaudisce; l'uomo comanda e Dio in certo qual modo obbedisce, perché la preghiera fa dolce violenza sul cuore di Dio, che ha dato la sua parola a favore di chi prega.
Perciò sant'Agostino ha genialmente chiamato la preghiera "la forza dell'uomo e la debolezza di Dio". E se volessi provarvi con i fatti l'efficacia e la potenza della preghiera, non la finirei così presto. Innumerevoli volte si è rivelata più forte delle leggi della natura, più forte dell'inferno; i flagelli più terribili sono retrocessi dinanzi a questa potenza misteriosa, che si direbbe la legge delle leggi dell'universo.
E il sacrificio è preghiera, il culto è preghiera, la lode è preghiera, la riconoscenza è preghiera; poiché la preghiera nel suo più ampio e nobile significato è un'elevazione della mente e del cuore a Dio, è l'omaggio della creatura al suo Creatore.
La preghiera è per noi un bisogno congenito, istintivo, irresistibile. E questa amorosa corrispondenza tra il cielo e la terra... dell'uomo con Dio, non verrà mai meno.
Invecchierà il mondo, gli uomini potranno diventare insolenti fino al delirio, ma non riusciranno mai a spezzare quella catena che lega l'effetto alla sua causa, la creatura al Creatore.