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Il maremoto solleva interrogativi

Sono stato missionario a Sikakap, un’isola del piccolo arcipelago delle Mentawai nell’oceano Indiano, di fronte all’isola di Sumatra, sconvolta dal maremoto del 26 dicembre scorso. Sikakap è rimasta indenne e sia ringraziato Dio.

“Dov’è il tuo Dio?...”

L’uomo cammina con arrogante sicurezza su questo nostro fragile mondo; lo scienziato, nonostante tutte le complicate e costose macchine a sua disposizione, non sa prevedere le più semplici catastrofi che la natura infligge alla nostra piccola Italia. Si perde smarrito a descriverci i gradi delle forze che distruggono città e regioni intere con la “scienza del poi”, che serve a niente, perché il disastro è ormai avvenuto.

Un signore mi ha chiesto: “Dov’è il tuo Dio durante le guerre, nelle disgrazie, nelle violenze e nelle distruzioni?”. Ho risposto come meglio potevo, con le parole della bibbia. Ho detto che la sapienza di Dio ha montato la sua tenda qui sulla terra, ha posto le radici in mezzo al popolo. La sapienza di Dio è qui con noi, ma pare che l’uomo non ne faccia tesoro. Giovanni scrive: “Il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi. È venuto tra i suoi, non è stato da loro accolto” (Gv 1,14).

Vive in chi soffre

“Caro signore, non so se riesce a comprendermi, gli ho detto. Ecco dov’è il mio Dio, l’EmmanueIe: è qui con noi. Il credente non fatica a vederlo e ad accettarlo in chi ha fame, ha sete, è nudo, è prigioniero. Dio vive in colui che soffre. Il mio Dio soffre nell’umanità sofferente...”.

Poi, anch’io ho rivolto una domanda a quel signore. Rispondendomi, ha confessato la sua fiducia nella scienza e nell’uomo. Gli ho chiesto se avesse mai visto Dio. Al suo “no”, ho aggiunto: “Allora lei non ha mai visto Dio impugnare il fucile, scorazzare con carri armati, violentare  bambini e donne, distruggere con la dinamite interi quartieri, massacrare gente inerme... Io, invece, ho visto l’uomo - il tuo piccolo dio - uccidere, massacrare, violentare, inventare il turismo del sesso. Quale è migliore, Dio grande o dio piccolo? Migliore è Dio, il Bambino della pace e della speranza. Di questo Dio posso fidarmi. Dell’uomo, invece...”.

L’interlocutore ha taciuto. Ma lo confesso, lo tsunami resta un mistero. E anche la sofferenza innocente!



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