Conforti per tutta la chiesa
Caro direttore,
grazie per il giornale “Missionari Saveriani”. Vi ho appreso la figura e soprattutto la santità del vostro vescovo e fondatore Guido Conforti. Ho letto dei miracoli spirituali che egli compiva nel cuore delle persone che incontrava ed esortava perché tutti possiamo essere apostoli - e lo dobbiamo - con la testimonianza della nostra vita. Osservando il suo volto bello, aperto e sorridente, mi è venuto il desiderio di conoscere tutto di questo santo gioioso. Egli che ai piedi del Crocifisso, con la sua grande fede, ha attirato tanti giovani ad essere missionari. Ringraziamo il buon Dio che si degna di venirci incontro, perché operiamo per la sua gloria e per il bene delle anime. Auguro a tutti un anno ricco di benedizioni.
suor Onorina , Polistena (RC).
Cara suor Onorina,
fa sempre piacere sentire parlar bene del proprio fondatore. Suscita un certo senso di orgoglio in noi, suoi missionari, anche se siamo ben consapevoli di essere lontani dalle alture della sua santa dignità. È un po' come quando ai figli si parla bene dei loro genitori: li fa sentire più alti di una spanna! Ma poi, nel silenzio del cuore, sentono il bisogno di migliorare se stessi, cercando di imitare i grandi esempi e di valorizzare la preziosa eredità da loro ricevuta.
Il beato Conforti è davvero un grande dono dello Spirito per noi e per tutta la chiesa. Vescovo di Parma e fondatore di una famiglia di missionari , egli è come un'icona di quello che ogni chiesa locale deve essere e diventare: annunciatrice del vangelo di Cristo al mondo intero, vicino e lontano. Quante lettere ha scritto il Conforti ai vescovi e ai sacerdoti di tutta Italia, perché fossero animati dallo spirito missionario nel loro lavoro quotidiano!
Il merito di divulgare la santità missionaria del beato Conforti va soprattutto a due saveriani: al compianto p. Franco Teodori, che ha dedicato metà della sua vita a raccogliere e pubblicare tutti gli scritti del fondatore; e a p. Alfiero Ceresoli, che sa mettere in evidenza il significato profondo della vita e delle parole del Conforti per tutti noi cristiani e per l'intera chiesa. Recentemente Pietro, un vecchio amico di Ostuni, gli ha scritto: “Caro padre Alfredo, ho letto le tue riflessioni sul giornale “Missionari Saveriani” e hai parlato al mio cuore. Anche il racconto di quella via crucis fatta sotto il sole brasiliano e di quella vecchietta che ti ha offerto un bicchiere d'acqua per amore, mi hanno commosso...”.
Approfitto per ringraziare padre Alfiero che ogni mese ci stimola con le parole e l'esempio del beato Conforti. Lo faccio anche a nome di tutti voi.
p. Marcello, sx.