Con una bicicletta e la filosofia, ...60 anni di sacerdozio
La mia vocazione è nata anzitutto in famiglia. Mio padre era entrato in seminario; poi, scoppiata la prima guerra mondiale, venne arruolato e in seminario non rientrò più. Lui e mamma ci educarono in modo splendido; ci leggevano le vite dei santi. Sono diventato chierichetto e questo mi ha instradato verso la vita sacerdotale.
I pellegrinaggi a... due ruote
Ho provato sempre interesse verso la chiesa. Nel mio paese - a Monte di Malo, Vicenza - eravamo una trentina di ragazzi della mia classe; cinque di noi avevano sentito la vocazione. Dovevamo essere sistemati in diverse congregazioni e il parroco scelse dove mandarci. A me toccarono i saveriani a Vicenza, dove era rettore il "servo di Dio" p. Pietro Uccelli.
Avevo 11 anni quando entrai nel seminario dei saveriani, accompagnato da mio padre con il calesse. Per venire a trovarmi comprò una bicicletta da donna, così poteva venire anche mia sorella più grande. Quando andavo a casa durante le vacanze trovavo questa bicicletta e cominciai a usarla... Fu così che nacque la passione per il ciclismo, lo sport che ho praticato di più. Ho anche fatto fare un monumento al mio paese, dedicato alla "Madonna dei ciclisti". Nei numerosi pellegrinaggi in bicicletta, ho visitato i principali santuari mariani d'Europa.
Da studente a professore
Ho avuto delle soddisfazioni immense in tutti i campi e non posso che ringraziare la SS. Trinità per la forza che mi ha dato. Il primo dono che ho ricevuto è stato quello dell'alpinismo, oltre al ciclismo ovviamente. Nel campo della filosofia, ho avuto la fortuna di fare la tesi di laurea all'Università di Harvard, negli Stati Uniti, sul titolo, "Il principio di analogia nella teologia protestante e cattolica".
In seguito, ho insegnato agli studenti saveriani, a Desio e a Tavernerio. In quel tempo ero in contatto con Sofia Vanni Rovighi, professoressa e direttrice della rivista di filosofia dell'università cattolica di Milano. Da subito ella mi appoggiò e mi sostenne fin quando venni a Roma nell'università Urbaniana, dove ho insegnato filosofia medioevale per più di 40 anni.
Ho dedicato uno dei miei numerosi libri alla cultura. S'intitola: "Una nuova cultura per una nuova società". La cultura è la forma della società; essa comprende i valori, i costumi, le abitudini e il linguaggio. Ogni cultura ha il suo linguaggio, i suoi valori, abitudini e costumi. Una società, quando si globalizza, deve aggiornare tali aspetti.
La SS. Trinità mi ha dato tutti questi doni e opportunità in ogni campo, e non posso che ringraziarla. Ogni giorno, al mattino, il primo pensiero va proprio alla Trinità, che adesso, per dire la verità, mi sta facendo soffrire un po'...
Leggendo san Guido Conforti...
Quello che più ho apprezzato del nostro fondatore san Guido Conforti è di aver scritto pagine di rara bellezza e profondità su nostro Signore Gesù Cristo. Di solito si sottolinea il suo essere nostro Salvatore, oppure la sua divinità; ma in questo modo c'è il rischio di sentirlo lontano da noi e dalla nostra vita concreta quotidiana.
Il Conforti invece ha voluto sottolineare, nel Maestro, il suo essere esempio di vita per noi, la sua esemplarità. In questo modo, egli ci ha offerto una ricchezza di pensiero strepitoso. Infatti, ogni tipo di persona - dai ricchi e potenti ai poveri e agli operai, dai sacerdoti ai laici - può sentire Cristo come modello di vita, da seguire e imitare, in tutti i campi. Può sentirlo come Uno che è vicino a noi, ci accompagna e ci incoraggia ad andare avanti in ogni istante, nonostante le difficoltà.
Il Conforti ha sottolineato e fatto conoscere Gesù, come nostro esempio e modello attraverso la croce, perché è nella croce che l'amore di Dio si rivela e ci salva. Vedendo l'amore vissuto da Cristo sulla croce, noi siamo invitati a partecipare alle sue sofferenze e alla sua croce.
San Guido scriveva ogni anno una lettera pastorale. Leggendo le sue lettere pastorali, ho potuto ammirarne la struttura architettonica e ho tratto la conclusione che ogni lettera può essere oggetto di profondo studio e riflessione sul tema trattato in modo esemplare.