Buona rinascita!
Il corpo umano diventa lo strumento a servizio della mente. Così, il corpo di Gesù è stato a servizio dell’amore del Padre. Un amore infinito che si fa finito, un amore illimitato che si fa tempo e spazio. Un amore che poteva sembrare astratto diventa persona concreta, visibile con gesti, azioni, parole. Il corpo di Gesù, che ha servito per 33 anni l’umanità della Palestina, continua ad esistere oggi. Esiste in un altro corpo, rappresentato dalla comunità dei credenti. E continua a svolgere tutto il bene fatto dal Signore e molto di più (“Farete cose più grandi di me”). Il corpo richiama a concretezza, fatica, ritmo, tempi, forza e fragilità. Il corpo dice emozioni, vicinanza e visibilità, ci parla della realtà.
Il Natale trascorso manifesta l’amore di Dio, che si declina in molti modi: perdono, solidarietà, caparbietà nel fare il bene. Buona rinascita! Continuiamo a mostrare, con il nostro corpo, l’amore del Signore.