Brasile: Per un mondo di Fraternità
La nostra parrocchia di "Nossa Senhora Aparecida" a Hortolândia, in Brasile, è composta da 13 comunità. Ogni comunità conta in media 6.000 abitanti, non tutti cattolici. A ogni livello (piccoli, giovani, adulti, coppie di sposi...) cerchiamo di creare attività che possano costruire e far crescere la comunione e la fraternità. Il programma del beato Conforti di fare del mondo una sola famiglia in Cristo viene così realizzato tentando di fare della comunità parrocchiale una scuola di comunione.
Anche i gruppi di infanzia e adolescenza missionaria (IAM) seguono questo programma e sono un esempio per la loro spiritualità e metodo, che mirano a costruire rapporti di fraternità universale. La gimcana missionaria è una delle attività più interessanti: coinvolgono i ragazzi con le famiglie e la comunità intera.
In cinque comunità i gruppi IAM sono particolarmente fiorenti. Ognuna rappresenta un continente, e tutti partecipano in modo attivo. La competizione inizia un mese prima in tre grandi aree di impegno.
La carità: i ragazzi vanno di casa in casa chiedendo generi alimentari da distribuire ai poveri: olio, pasta, fagioli, riso... Ogni chilo o litro vale 5 punti! Organizzano anche visite ai malati, anziani e portatori di handicap; ogni visita vale 10 punti!
L'informazione. Ogni squadra deve studiare il proprio continente: popolazione, religioni, situazioni particolari, avvenimenti significativi eccetera. Nel giorno della celebrazione c'è una severa interrogazione. Devono preparare anche una rappresentazione teatrale, musiche e poesie sul continente loro assegnato.
La ricreazione. Finalmente arriva il giorno della festa. Si fa il conteggio dell'area della carità, si espone a tutti la propria informazione con la rappresentazione e nella gara con le risposte alle domande fatte da una giuria formata da una saveriana e tre animatori del movimento IAM. Il "tifo" cresce ancor più quando si svolgono i giochi tradizionali: tiro alla fune, corsa con i sacchi, corsa con il limone su un cucchiaio e altro ancora.
Il trofeo è un pezzo di legno con alla base una palla di polistirolo pitturata come un mappamondo. La nostra povertà non ci permette di più. Ma... è bello così, più bello ancora perché è costruzione nostra. Il vero trofeo è l'allegria di stare insieme, per formare di tanti diversi un'unica famiglia, sognando un mondo fraterno.
Per dirla con il beato Guido Conforti, nel nostro piccolo e con i piccoli vogliamo saziare la sete del mondo che è sete di giustizia, di verità, di pace e di amore.