Amazzonia: ''Ti voglio bene!'' Il modo migliore per vivere in pace
Forse questa storiella l'avrete già letta o sentita, ma vale la pena ripresentarla per gustare di più il grande mistero del Figlio di Dio che è venuto sul nostro pianeta terra ed è entrato nella nostra vita, dandovi un significato tutto speciale.
Il regalo più bello dell'uomo
Dopo aver terminato l'opera della creazione, Dio dichiarò il settimo giorno "giorno di festa". Tutte le creature nuove si dettero da fare per trovare un regalo e si misero in fila per donarlo al Creatore. Gli scoiattoli portarono le noci; i conigli carote e radici dolci; le pecore offrirono lana e le mucche latte integrale appena munto. Milioni di angeli cominciarono a cantare una musica celestiale.
L'uomo, aspettando pazientemente in fila il suo momento per dire "grazie" al Signore, pensava tra sé: "Cosa posso dare al buon Dio? I fiori hanno il loro profumo; le api il miele; gli elefanti offrono l'acqua perché il Signore si lavi e rinfreschi... E io?".
La fila stava ormai terminando e arrivò il momento dell'uomo. Fece ciò che nessun animale aveva fatto (e neppure era in condizioni di farlo!). Si mise a correre e si gettò tra le braccia del Signore Dio, si strinse al suo collo, lo baciò e gli disse: "Ti voglio bene!".
Il volto del Signore s'illuminò e tutta la creazione capì che l'uomo aveva offerto al Padre Celeste il regalo più prezioso. E l'universo intero esplose in un "Alleluia" cosmico!
Come sarebbe bello e gustoso (certamente "originale!") se, dopo aver rivolto ai nostri cari, parenti e amici i soliti convenevoli auguri e saluti, potessimo aggiungere - con spontanea sincerità - anche un "Ti voglio bene!". In fondo si tratta di una realtà che sta dentro al nostro cuore, ma che abbiamo imbarazzo a manifestare. Ma perché? Come mai?...
Con le mamme, a servizio della vita
In tutte le diocesi del Brasile funziona la "Pastoral da criança", ossia persone che si occupano dei bambini fino all'età di sei anni. Le storie che meritano di essere raccontate sono numerose. Ne scelgo una, pur sapendo che ce ne sono tante altre interessanti.
"Mi chiamo Teresinha Gomes Oliveira. Partecipo alla scuola parrocchiale che da anni prepara le persone perché siano in grado di accompagnare i bambini nella loro crescita. Mi sento molto felice, e sono ancora più felice nell'accompagnare le gestanti e i loro piccoli, specialmente quando incontro una mamma povera, che a volte ha la tentazione di abortire, perché ha già altri figli e sia lei che il marito sono senza lavoro.
Per molte donne la gravidanza e la nascita di un figlio non è una festa, ma una preoccupazione. Grazie però al nostro lavoro e alle nostre visite, molte vite sono salvate. Tante mamme hanno potuto vivere la bella esperienza di confidare in Dio e generare la vita!".
L'amore rasserena la vita
Di donne come Teresinha qui ad Abaetetuba e in tutto il Brasile se ne trovano tante, sempre generose nell'aiutare le mamme a crescere i loro piccoli bene e sani. Ringraziamo il Signore!
Vivere la nostra fede cristiana significa scoprire il volto di Gesù nei volti che incontriamo in ogni momento lungo il nostro cammino. Significa essere presenza di amore sincero, di speranza e di pace nella vita di ogni persona, specialmente dei fratelli e delle sorelle che sono in difficoltà. Così la nostra vita si rasserena, nonostante le tante nubi che avvolgono questo nostro mondo.