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Affidiamoci al Padre celeste

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La lettura biblica dei missionari

Ogni venerdì sera, nella casa madre dei saveriani a Parma, si svolge la lectio divina. Forse non tutti sanno cosa sia. È la lettura di un brano della bibbia, per meditare e pregare insieme, ispirati dalla Parola di Dio. È meraviglioso scoprire che, ascoltando e riflettendo sulla Parola di Dio, notiamo alcuni particolari nuovi, ricchezze mai pensate prima.

Queste scoperte sono per noi un motivo di gioia; fanno vibrare la mente e ardere il cuore; quasi ci sollevano verso il cielo. Abbiamo provato le stesse emozioni e vissuto identiche sensazioni leggendo il brano del vangelo di Matteo al capitolo 7, versetti 7-11, che potete leggere nel riquadro in basso. Parla della preghiera.

Chi cerca insieme, insieme trova

Innanzitutto non vi sarà sfuggito un particolare importante: Gesù si rivolge ai suoi ascoltatori e usa il “voi”, la seconda persona plurale: “chiedete, cercate e bussate”. Questo plurale ci dice che il chiedere, il cercare e il bussare non è solo una questione individuale, una faccenda personale di ciascuno. No, deve invece essere un atteggiamento di tutti noi.

Gesù ci invita a cercare insieme, a chiedere insieme, a bussare insieme. E ci assicura la certezza di trovare e di ottenere tutte quelle cose buone che desideriamo proprio perché lo facciamo insieme. Chiedere significa innanzitutto affidarsi: affidare noi stessi alle mani e al cuore della Persona a cui ci rivolgiamo.

Per noi missionari questo atteggiamento è più facile, perché viviamo insieme e ci sentiamo una comunità. Le persone attorno a noi ci avvolgono come la presenza di Dio; anzi, esse stesse ci richiamano la presenza di Dio.

Come un fiume

Dobbiamo, per prima cosa, affidarci a chi ci circonda e guardare con fiducia agli avvenimenti che Dio predispone sul nostro cammino. Pensiamo a un fiume che, scendendo tranquillamente a valle, trova il proprio percorso interrotto da una frana. Costretta a fermarsi, l’acqua del fiume incomincia a salire in alto, si ingrossa fino a formare un lago; e si affida ai raggi del sole che la fanno evaporare. Quell’acqua ricadrà altrove come pioggia; formerà altri rivoli che scenderanno ancora a valle, per altre vie.

Dobbiamo essere come il fiume. Affidarci alla volontà di Dio, quindi, non è l’ultima, rassegnata scelta che ci rimane, dopo aver tentato ogni altra via. Quante volte abbiamo usato l’espressione - “è volontà di Dio” – per dire, con rammarico, che la sua volontà non era proprio quello che noi volevamo; che ci era capitata una cosa spiacevole e l’accettavamo per forza, perché non c’era altra scelta...

Le cose migliori da condividere con voi

Invece, ascoltando con il cuore le parole di Gesù nel vangelo di Matteo, scopriamo una realtà sorprendente. Noi stessi, nei nostri limiti, non riusciamo a tradire i desideri di coloro che amiamo e che ci chiedono con insistenza le cose che sono loro necessarie per vivere felicemente. Tanto più il Padre celeste, che ci ha fatti a sua immagine e ci ama davvero, saprà donare a tutti noi le cose migliori che ci sono al mondo; le cose buone che noi non riusciamo neppure a immaginare.

Noi missionari, qui in casa madre, le cose migliori le raccogliamo a piene mani ogni volta che ascoltiamo la Parola di Dio, tutti insieme. E desideriamo condividere con tutti voi le cose buone che otteniamo dal Padre celeste quando lo preghiamo per voi, insieme e con cuore sincero.



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