Adorazione Eucaristica sulla spiaggia
Le comunità parrocchiali di S. Biagio, S. Nicola di Bari e Maria di Porto Salvo, domenica 4 settembre si sono riunite in preghiera sulla riva del mare. Suggestioni di luci di Reggio e Messina che si allungano e si incontrano sull’acqua di mare. Le voci delle onde battenti portano a riva il canto di pace dei profughi che riposano in fondo agli abissi del “Mare Nostrum”.
Tre parrocchie insieme
Si è così concretizzato un desiderio dei parroci delle tre parrocchie del quartiere, don Gaetano Galatti (che cura le parrocchie di San Biagio e San Nicola) e don Antonino Vinci (che guida quella di S. Maria di Porto Salvo nella frazione marinara). L’Adorazione Eucaristica del “Corpo di Cristo”, esposto nell’ostensorio posto su una barca, ha seguito di poco la giornata dedicata alla custodia del creato.
“Vieni e seguimi” è stata la frase biblica sulla quale si è articolata la meditazione. I temi trattati e i testi dei canti (eseguiti dai cori congiunti delle chiese di Gallico) hanno ribadito la centralità di Cristo nella vita dei cristiani e il ruolo missionario che ciascuno è chiamato a svolgere nel corso della propria vita, in quanto soggetto operante nella messe di Gesù.
Conchiglia, vela e ancora
Le riflessioni sulla vita consacrata, sulla famiglia e sul servizio hanno messo in evidenza certe esigenze spirituali quali la necessità di porsi in umile ascolto della Parola di Gesù e la consapevolezza della propria vocazione. Infatti, la risposta affermativa alla chiamata dà senso e significato alla propria esistenza. È l’unico antidoto per combattere la logica del male.
Solo così, l’amore accettato come dono e benevolmente e gratuitamente restituito, diventa servizio attento ai reali bisogni dell’altro.
Una conchiglia, una vela e un’ancora sono stati portati in offerta, a simboleggiare l’importanza dell’ascolto, il bisogno del favorevole soffio della fede che spingendo la vela ci aiuta a solcare le acque della quotidianità e la necessità di rinsaldare i punti di appoggio.
Nel tempo del cambiamento
Erano numerosi i fedeli accorsi che hanno vissuto un’esperienza di intensa spiritualità e testimoniato l’idea di chiesa. È uno dei tanti piccoli passi da fare per mettersi alla sequela di Cristo e progredire nella formazione umana, soprattutto in questo momento storico carico di precarietà, guerre, violenze, discriminazioni di genere, sfruttamento delle vite altrui.
“Insieme è bello” hanno detto soddisfatti don Gaetano e don Antonino, in sintonia con i sentimenti dei presenti. È stata sperimentata la bellezza di stare dentro a un incontro, in dialogo con gli uomini e con il divino. Sta poi alla volontà individuale interrogarsi e saper camminare dentro di sé, per trasformare le emozioni vissute in concrete occasioni di nuove relazioni con i fratelli e con Cristo, in un tempo in cui c’è urgente bisogno di cambiamento.
La pergamena con il messaggio
La benedizione finale, impartita dai due parroci, ha sciolto l’assemblea che, spiritualmente arricchita, in silenzio, si è allontanata dalla spiaggia portandosi anche un piccolo souvenir, una piccola pergamena con un messaggio offerto dai sacerdoti.
L’onda, testimone perenne, batteva sulla candida sabbia facendo sentire la sua voce come un canto soave. È la voce di tanti disperati che, scappando da scenari di guerra, fame e miseria, hanno affidato la speranza del loro futuro alle acque del Mediterraneo, ma non ce l’hanno fatta.
A quelle anime che per sempre riposeranno nelle acque va il nostro pensiero e la nostra preghiera. Il loro canto, portato a riva dall’onda battente, sia monito per gli uomini di giustizia e pace su tutta la terra.