A Londrina, missione “permanente”
È con grande gioia che racconto la mia esperienza di missionario in Brasile perché è l’occasione di testimoniare una “chiesa in uscita”, come continuamente ci esorta Papa Francesco, grande profeta del nostro tempo.
Svolgo il mio servizio pastorale nella grande parrocchia “Nostra Signora di Fatima”, nell’arcidiocesi di Londrina (Paranà), una città di 700mila abitanti. Sono il parroco di 10mila fedeli, suddivisi in 4 comunità affidate ai missionari saveriani 64 anni fa. Londrina è una città dell’interno del Brasile Sud, dove esiste ancora un grande contrasto tra ricchi e poveri e la mia parrocchia è un volto concreto di questa realtà. Vicino alla chiesa parrocchiale centrale si trova il seminario saveriano, che collabora nella pastorale, soprattutto nell’animazione pastorale vocazionale, fondamento principale del nostro carisma missionario, che prevede come priorità l’annuncio del vangelo.
Sono parroco da poco di questa area missionaria e sto iniziando un nuovo percorso che prevede una maggior apertura della chiesa verso gli ultimi. Attraverso le pastorali religiose e sociali cerchiamo di essere sempre più attenti e vicini ai nostri fratelli più poveri, che quotidianamente chiedono il nostro aiuto.
Un’altra sfida pastorale, sia per la chiesa che per la società, sono gli adolescenti e i giovani. Sono numerosi, e cerchiamo di coinvolgerli in attività concrete di condivisione con i più poveri, attraverso la formazione, la preghiera, lo sport, le attività culturali e l’amicizia.
Il fulcro del piano pastorale parrocchiale è la “Missione permanente”, che prevede gruppi di parrocchiani formati che visitano tutte le famiglie della parrocchia, proponendo un nuovo stile di chiesa e di famiglia di Dio, come indicato incessantemente dal Santo Padre. Un fiore all’occhiello della nostra pastorale parrocchiale è l’Infanzia missionaria, che permette ai più piccoli, accompagnati dalle loro famiglie, di camminare in questa nuova dimensione di chiesa “in uscita”. Concludo chiedendovi di pregare sempre per tutti i missionari, affinché si realizzi la profezia di San Guido Conforti di “fare del mondo una sola famiglia”.