3, 2, 1 si riparte con un “Grazie”!
Care amiche e cari amici, dopo tre mesi di vacanza sono tornato in Brasile (Amazzonia), dove mi trovo da ormai 14 anni. In Italia, ho incontrato molti amici: i parrocchiani del mio paesello, Cagnano (VI), i compagni di classe con cui ho studiato negli anni ‘80 a Vicenza, amici e saveriani di Ancona, Parma e Desio dove ho lavorato 7 anni dopo l’ordinazione presbiterale, molte persone e gruppi. Ogni volta che sono in Italia, rivivo emozioni bellissime. Mi rendo sempre più conto che se sono saveriano oggi, lo devo a tutti voi, amici, parenti, confratelli e benefattori che fanno parte della mia storia. È stato anche commovente constatare gesti di amore, fatti di donazioni materiali, di sacrifici e preghiere. Sono rientrato in Italia con la preoccupazione di come sostenere il seminario saveriano e, in particolare, sei giovani seminaristi: ragazzi stupendi, figli di questa terra, frutto di tanta animazione vocazionale svolta in questi anni. Sono giovani che hanno deciso di mettersi in gioco. Ho incontrato in Italia persone che mi hanno detto che stanno pregando molto per me e la missione e altre che mi hanno aiutato con le loro offerte, nonostante la pandemia e le difficoltà. Grazie! Attraverso l’associazione “Missionari Saveriani Onlus” avevo fatto tre richieste: un’auto per continuare l’animazione missionaria; pannelli solari per risparmiare la corrente elettrica; un aiuto per il fabbisogno quotidiano dei seminaristi. L’auto l’abbiamo acquistata con il vostro generoso aiuto, così come i pannelli solari. Con ciò che resta, potremo gestirci per alcuni mesi. Ringrazio il Signore perché ha messo ciascuno di voi sul mio cammino e vi ha fatti strumenti della Sua infinita Provvidenza. E adesso... si riparte per altri tre anni di missione.