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Quando un missionario pensa alla Pasqua, la prima cosa che gli viene in mente è la celebrazione della veglia Pasquale con il sacramento dell’iniziazione cristiana degli adulti, cioè Battesimo, Comunione e Cresima.

È una felicità indescrivibile condividere un anno di cammino con i catecumeni e finalmente amministrargli i sacramenti dell’iniziazione cristiana. Ti aiuta ad apprezzare, a riscoprire la bellezza, la gioia e la freschezza della nostra fede cristiana. A volte, noi cristiani da “lunga data”, diamo per scontate cose di una immisurabile grandezza ed eccezionalità come l’amore di Dio, il suo perdono e la sua grazia. Per usare un’immagine, è come un bambino che dà per scontato l’amore e la cura dei suoi genitori, senza rendersi conto della fatica e della trepidazione che esso comporta.

A volte penso che sia proprio così. Dio si affatica ed è in trepidazione come un genitore che guarda il proprio figlio, sperando che faccia le scelte giuste nella vita. Per fortuna, questo genitore speciale, che è Dio, non sta con le mani in mano e cerca continuamente di indirizzare i nostri passi e le nostre scelte, soprattutto con l’invio dello Spirito Santo che opera attraverso le persone che incontriamo e le cose che ci accadono.
In Giappone, forse, Dio è in forte trepidazione, perché di figli che accolgono il suo invito alla grazia ce ne sono pochi. Io sono un missionario abbastanza benedetto perché nella mia parrocchia si fanno in media una ventina di battesimi all’anno, ovviamente non solo adulti. Ma, in molte parrocchie del Giappone, a volte non ci sono neanche battesimi nemmeno a Pasqua. Per qualcuno, questa realtà può risultare un po’ triste. Qualcun altro può additare la chiesa locale di poca dinamicità missionaria. Io penso invece che, come un giorno ci sarà sicuramente il periodo del raccolto sovrabbondante, adesso è il periodo della semina.

Come ha detto lo stesso Gesù, il seminatore esce per seminare. Non sa come cresca il seme, lui non può far altro che aspettare e seminare. Il tempo della mietitura arriverà spontaneamente (Mc 4,26-29). Quindi, il nostro lavoro è fondamentalmente seminare il vangelo, la buona novella. Poi lo Spirito Santo lavorerà secondo i suoi tempi. Noi non possiamo far altro che aspettare, credere e continuare a seminare con speranza. Il giorno della mietitura arriverà sicuramente.



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