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Giovanissimo, appena dopo l’ordinazione, sono stato destinato alla comunità saveriana di Macomer, pur desideroso di scappare al più presto in missione. Allora stava nascendo il Bangladesh, ex Pakistan Orientale, tra cicloni e guerra di liberazione… 

Ho chiesto di cambiare la mia destinazione (sarei dovuto andare in Giappone). Proposta accettata! Ma attorno a me non mancavano commenti scoraggianti (“Cosa fai tra i musulmani? Non si battezzeranno mai!”). A distanza di 44 anni non mi sono ancora pentito; ho solo cambiato un poco il mio concetto di battesimo. Ecco una piccola storia.
Alek è un disabile che mi hanno portato ultimamente, più morto che vivo per le innumerevoli piaghe da decubito, febbre e gambe gonfie da scoppiare. I soliti curiosi stavano lontani col naso tappato, per la puzza insopportabile. I medici si erano rifiutati anche solo di vederlo. Di testa mia l'ho accolto e ho cominciato a curargli le piaghe tre volte al giorno, con gli antibiotici più cari e potenti sul mercato. Dopo una settimana, calata la febbre e con le gambe non più gonfie, poteva affrontare il lungo viaggio fino alla famosa clinica della Valery, a Savar.

Un generoso negoziante si è offerto di pagare l'ambulanza e noi le spese della clinica. Cedono alle suppliche e lo accolgono; con lui la moglie Rahèla, donna analfabeta, mai uscita dal villaggio. Ci dice che Alek migliorava, ma occorrevano ancora molti soldi per le interminabili trasfusioni di sangue. Purtroppo, a causa di varie complicazioni, due settimane dopo, Alek muore. Lo riportano al villaggio, dove innumerevoli persone, senza più bisogno di tapparsi il naso, assistono al funerale.

Guardo l’immagine di san Guido Maria Conforti. Se venisse qui in Bangladesh a visitarci, cosa direbbe di noi? Secondo me seguirebbe papa Francesco con la sua preferenza per le periferie e la chiesa ospedale da campo... Probabilmente, ci incoraggerebbe, anche se qui non diamo tanto il battesimo di acqua, ma il battesimo di solidarietà e di amore per tutti. E, come quella volta al ritorno dalla Cina, intonerebbe ancora il Te Deum!



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