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Animazione Missionaria e Vocazionale

Desio (MB)


  • Via Don Milani, 2 20832 Desio MB

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  • desio@saveriani.it
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Presentazione

La nostra casa vuole dunque essere “spazio aperto” di condivisione con la famiglia saveriana, composta dai missionari saveriani, dalle missionarie saveriane e dai laici saveriani. Insieme incroceremo cammini di vita alla luce di Cristo con un grande desiderio di felicità e di pace.

Cdesio celebrazionei rispecchieremo in tanti popoli con i loro volti, le loro storie e con le sfide come la pace, la giustizia, il dialogo interreligioso e interculturale, la salvaguardia del creato.

Qui, dall’inizio alla fine, la missione è intesa come incontro tra persone in Cristo che, secondo continenti, modalità e tempi diversi, suscita sfide, accende il cuore di desideri e porta a formulare progetti.

Offriamo, dunque, strumenti di animazione, itinerari e proposte di formazione, incontri di Spiritualità alla luce del Vangelo, l’ascolto di testimoni, di missionari che hanno già fatto la loro scelta di vita accanto agli ultimi del mondo.

Insieme, ci collegheremo con tante persone già impegnate nella diffusione del Vangelo e anche noi potremo scoprire cammini per farlo a partire dal nostro territorio, dal nostro ambiente lavorativo, scolastico o universitario, per essere anche noi proiettati verso gli altri… “fino agli estremi confini della terra!

CHI S-COPRE LA PROPRIA VOCAZIONE, S-COPRE LA PROPRIA BELLEZZA

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CHI S-COPRE LA PROPRIA VOCAZIONE, S-COPRE LA PROPRIA BELLEZZA

Oggi è la 56° giornata di preghiera per le vocazioni. Il messaggio del Papa è intitolato: Il coraggio di rischiare per la promessa di Dio. Ma che cos’è la vocazione? In questo scritto vi racconterò una piccola storia vissuta nella mia infanzia. In seguito farò una riflessione personale sulla vocazione prendendo spunto all’esortazione apostolica Christus vivit, al messaggio di papa Francesco e alla spiritualità ignaziana.

  1. La storia della perla

I Balega della R. D. Congo hanno/avevano un oggetto prezioso. Era/è la perla. Su una corda vengono appesi delle perline bianco- nero. è un oggetto prezioso. Rappresenta/va la ricchezza. Era quasi la moneta perché si poteva comprare, sposarsi (dote), risolvere i problemi…con queste perle. È finora simbolo della regalità. Alla fine dell’iniziazione, ad esempio, i gemelli, vengono vestiti di questa perla. La perla è quindi simbolo di ricchezza, di onore, di regalità.

Un giorno mio padre nascose delle perle. La situazione di allora in Congo era preoccupante a causa della guerra. Bisognava nascondere le ricchezze ed essere pronti a scappare senza niente. Solo che mio padre dimenticò, dopo alcuni anni, dove che aveva nascosto le perle. Che tristezza. Gli anni passavano ancora. E non si trovava il luogo dove erano nascoste. Che disperazione! Un giorno mio padre mi chiamò con un grido di gioia e mi disse: “Trovate!” Le perle erano coperte di fango, di sporcizia. “Sono rovinate e niente da fare. Sono da Buttare”. Che pena perdere questa ricchezza.” Dopo una lavata, abbiamo s-coperto le perle nel loro splendore. Tutto risplendeva. Tutto brillava. Allora potevamo fare festa. Potevamo contemplare queste perle che sembravano morte.

Questa morte che provocava nei nostri cuori un po’ di morte. Lo splendore invece, ci ha ridato vita, gioia, sollievo.

  1. La vocazione è S-coperta

Dio ci ha amati. Dio ci ha scelti. Dio ci ha benedetti. Fin dall’eternità. Siamo stati pensati da Dio. Siamo stati plasmati dalle mani misericordiose di Dio. Siamo stati consacrati nella profondità della nostra intimità. Siamo nel piano d’amore del Padre. Ci guarda con amore. Passa ore e ore a contemplare quella Bellezza unica che ha immesso nei nostri cuori. Siamo degni d’amore. Siamo degni di stima. E ci ama (Is 43,1-7). Noi apparteniamo a Dio. Dio guarda ognuno di noi in quanto Unico e irrepetibile e per sempre.

Lo sguardo di Dio è stato posto su di noi una volta per tutte. Dio non ritira il suo amore. Lui è fedele.

Dio – E’- con noi e chiama ciascuno con il Suo nome. Nel cuore di ogni persona c’è una stella che brilla giorno e notte. La ruggine, i peccati, l’allontanamento non spengono quella fiamma. Che bello fermarsi a contemplare quella bellezza, quella luce, quella unicità irripetibile e autentica!!

  • Essere chiamati per nome [1]

Per scoprire la mia vocazione, ciò al quale sono chiamato, devo andare a scoprire il mio più intimo e vero io “la irripetibile unicità che Dio mi diede quando mi ‘chiamò per nome’.” Il discernimento si fa su ciò che più intimo e vero è l’autentico, più profondo e radicale significato del mio essere sulla terra. Questo più intimo, più vero ‘io’, quest’unicità data da Dio è la vocazione personale. Io non sono uno dei tanti nella folla per Dio. Non sono per Lui un numero della serie e neppure sono catalogato in un biglietto: sono irripetibilemente unico, perché Dio ‘mi chiama per nome’. E Dio lo fa conoscendo la mia storia, le mie cadute, le mie fragilità, le mie attuali debolezze. “Ciò che è stato un problema nella mia vita rimarrà sempre parte di me stesso.”

Dio continua a chiamarmi tutti i giorni. Mi accarezza con tenerezza come l’olio che scende sul mio cuore e mi ricorda il motivo per cui sono sulla terra.

  • La mia felicità

La mia felicità, la mia pienezza, la mia realizzazione, la mia profonda trasformazione si attualizza nel vivere realmente questa vocazione personale. Perché faccio il discernimento? Per andare a rendermi conto, un diventare consapevole, in una libertà interiore sempre più profonda, del piano o disegno personale di Dio su di me affinché io possa s-coprirlo, accettarlo profondamente nella mia vita per poi viverlo con fedeltà e generosità. Se uno scopre la sua vocazione personale non importa se diventa sacerdote, religioso/a, marito o moglie; quello che importa è che tutto ciò che fa sia colorato da questa impronta di Dio. sant’Ignazio di Loyota ribadisce che la domanda fondamentale da porsi è “dove che io posso servire meglio” Dio e i fratelli? Quello che conta è il Meglio. Magis. Magisque (ci ripeteva p. Rolando Trevisan).

  • Come posso s-coprire la mia vocazione

Per scoprire la propria vocazione ci vogliono spazi di solitudine e di silenzio.

Nell’esortazione apostolica Christus vivit, papa Francesco ci suggerisce alcune domande fondamentali che ci possono condurre verso la nostra chiamata: Conosco me stesso al di là delle apparenze e sensazioni? Come posso servire meglio ed essere utile al mondo e alla chiesa? Quale è il mio posto sulla terra? Cosa potrei offrire io alla società? Ho capacità per prestare quale servizio? Potrei acquisirle o svilupparle?  Per chi sono io? Cosa posso regalare a Dio e al mondo? (CV c.9).

  1. Il coraggio di rischiare

La risposta a queste domande implica il coraggio e il rischio. È un rischiare affidandosi. Dice papa Francesco: “La vocazione, insomma, è un invito a non fermarci sulla riva con le reti in mano, ma a seguire Gesù lungo la strada che ha pensato per noi, per la nostra felicità e per il bene di coloro che ci stanno accanto.

Naturalmente, abbracciare questa promessa richiede il coraggio di rischiare una scelta.

I primi discepoli, sentendosi chiamati da Lui a prendere parte a un sogno più grande, «subito lasciarono le reti e lo seguirono» (Mc 1,18). Ciò significa che per accogliere la chiamata del Signore occorre mettersi in gioco con tutto sé stessi e correre il rischio di affrontare una sfidainedita; bisogna lasciare tutto ciò che vorrebbe tenerci legati alla nostra piccola barca, impedendoci di fare una scelta definitiva; ci viene chiesta quell’audacia che ci sospinge con forza alla scoperta del progetto che Dio ha sulla nostra vita. In sostanza, quando siamo posti dinanzi al vasto mare della vocazione, non possiamo restare a riparare le nostre reti, sulla barca che ci dà sicurezza, ma dobbiamo fidarci della promessa del Signore.”

(Messaggio del santo padre Francesco per la 56ª giornata mondiale di preghiera per le vocazioni)


[1] Herbert Alphonso S.J., VOCAZIONE PERSONALE. Trasformazione in profondità per mezzo degli esercizi spirituali, 1991. Ho meditato la parola di Dio sulla vocazione facendomi aiutare da questo libro così profondo.



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