SETTIMANA DI PREGHIERA PER L'UNITA' DEI CRISTIANI, SETTIMO GIORNO
SETTIMO GIORNO
Ciò che accade adesso non deve più ripetersi
Letture
Giobbe 5, 11-16 Dà speranza agli indifesi e fa tacere i malvagi
Luca 1, 46-55 Ha rovesciato dal trono i potenti, ha rialzato da terra gli oppressi
Commento
Giobbe stava vivendo una vita serena quando, inaspettatamente, patì la perdita del suo bestiame e dei suoi servi, e dovette sopportare il devastante dolore provocato dalla morte dei suoi figli e delle sue figlie. Egli soffriva nella mente, nel corpo e nello spirito. Tutti noi abbiamo sperimentato la sofferenza che si manifesta nella nostra mente, nel nostro corpo, nel nostro spirito ed è una esperienza che può farci allontanare da Dio e dagli altri; può farci perdere la speranza. Eppure, come cristiani, siamo uniti nel professare che Dio è con noi, anche in mezzo alla nostra sofferenza.
L’11 aprile del 2021 in Minnesota, Daunte Wright, un ventenne afro-americano disarmato, è stato colpito a morte da un agente di polizia bianco durante un normale controllo del traffico. Questo incidente si è verificato mentre si stava svolgendo il processo a Derek Chauvin per l’uccisione di George Floyd. È normale sentirsi senza speranza quando, ancora una volta, ci rendiamo conto che viviamo in una società vulnerata, che non riconosce, non onora e non protegge, come dovrebbe, la dignità e la libertà di tutti gli esseri umani. Secondo il cattolico padre Bryan Massingale, studioso di giustizia razziale e uno dei maggiori esperti di etica sociale: “La vita sociale è fatta da esseri umani.
La società in cui viviamo è il risultato di scelte e decisioni umane. Ciò significa che gli esseri umani possono cambiare le cose. Ciò che gli esseri umani spezzano, dividono e separano, con l’aiuto di Dio possono anche guarire, unire e ricostituire. Ciò che accade adesso non deve più ripetersi, e sta proprio qui la speranza e la sfida da affrontare”.
Nella preghiera, i cristiani accordano il proprio cuore con il cuore di Dio, per amare ciò che Egli ama e amare come Egli ama. La preghiera elevata con cuore puro rende concorde il cuore di tutti i cristiani al di là delle loro divisioni, per amare chi, come e ciò che Dio ama, e per esprimere questo amore mediante il proprio operato.
Unità dei cristiani
Il Magnificat è il canto di gioia di Maria nel vedere tutto ciò che Dio opera: ristabilire la giustizia rialzando da terra gli oppressi, rimediare all’ingiustizia nutrendo gli affamati, e ricordarsi di Israele, suo servo. Il Signore non dimentica mai le sue promesse, né mai abbandona il suo popolo. È facile ignorare o denigrare la fede di coloro che appartengono ad altre comunità cristiane, soprattutto se quelle comunità sono piccole. Ma il Signore unisce il suo popolo rialzando da terra gli oppressi in modo che ciascuno sia riconosciuto nel proprio valore. Siamo chiamati a vedere con lo sguardo di Dio e a valorizzare ciascuno dei nostri fratelli e delle nostre sorelle in Cristo, come il Padre li
valorizza.
Chiediamoci…
Come possiamo essere uno in Cristo con la speranza e la fede che Dio che fa tacere i malvagi?
Preghiera
Dio di speranza,
fa’ che ricordiamo sempre che Tu sei con noi nella nostra sofferenza.
Aiutaci a incarnare la speranza gli uni per gli altri quando la disperazione,
sgradita ospite, alberga nei nostri cuori.
Donaci di essere radicati nel tuo Spirito di Amore mentre lavoriamo insieme
per sradicare tutte le forme di oppressione e di ingiustizia.
Donaci il coraggio di amare chi, come e ciò che Tu ami,
e di esprimere questo amore nelle nostre azioni.
Te lo chiediamo per Cristo Nostro Signore.
Amen.