UN MISSIONARIO SAVERIANO BEN VOLUTO IN FRIULI
Il 17 marzo 2018 ricorrono i 10 anni della morte di Roberto Dal Forno: lo ricordiamo in Parrocchia a Marano e presso l’Istituto dei Missionari Saveriani a Udine.
La malattia e la morte di Roberto sono state come un uragano per la mia famiglia. Portò nel cuore il dolore immenso e silenzioso della nostra mamma, già molto malata, dal quale non si è più ripresa. Lei aveva un legame speciale con Roberto e da bambina suscitava in me un po’ di gelosia: ogni volta che le dicevo che lei lo preferiva a me, ella ribatteva che qualsiasi cosa, che a lui venisse chiesta, la sua risposta era un SI’.
Questo era Roberto: ubbidiente e umile… La generosità e il saper ascoltare erano qualità innate in lui.
La sua vocazione si è manifestata fin da piccolo. La mamma mi raccontava che a volte egli “spariva” e allarmati lo cercavano. Lo trovavano poi puntualmente in Chiesa intento ad aiutare il sacre-stano o il parroco!!! A 11 anni entrava in seminario, iniziando il cammino che l’avrebbe portato a realizzare il suo sogno: diventare Missionario!
Dopo alcuni anni come animatore nella comunità di Udine, partiva per il Burundi. Espulso con tutti i Missionari in seguito ai disordini scoppiati nel Paese, egli entrava nel Congo per continuare a svolgere la sua missione. Ma non rimase molto tempo, perché presto fu costretto, per ordine dei Superiori, a lasciare precipitosamente anche questo Paese, mentre in carovana con altri profughi sentiva spezzarsi il cuore al pensiero insistente di aver abbandonato la sua gente, così provata e martoriata.
Durante la sua permanenza nella foresta, in Parrocchia a Marano si erano costituiti incontri di preghiera, per invocare dal Signore il suo ritorno in paese. Quando, ritornato in Italia, io gli parlavo di questo fatto, egli si meravigliava di come le persone gli fossero così vicine e gli volessero così bene!
Era solito dire: “In fondo sono un missionario che non ha costruito né chiese, né dispensari, né scuole…”
E si rammaricava di questo suo “insuccesso materiale”.
Ora a 10 anni dalla sua morte ed in seguito alle molteplici testimonianze, ho ben compreso che Roberto ha costruito la Chiesa Viva nel cuore delle persone: con il suo contagioso entusiasmo missionario, con il suo luminoso sorriso e con il suo immenso rispetto per le persone che incontrava, sapeva coinvolgere soprattutto i più piccoli nella sua Vocazione Missionaria.
Tanti sono i ricordi belli che mi legano a lui, ma preferisco lasciargli la parola con l’ultima pagina del suo ricco diario.
Cappella dei Missionari Saveriani di Udine, 11 marzo 2018.
Gemma Dal Forno.