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Casa Saveriana

Udine



Presentazione

La comunità saveriana di Udine è composta da missionari che hanno alle spalle una ricca esperienza missionaria, frutto di un periodo di vita passato in missione o al servizio della congregazione.


Oltre a prestarsi per alcuni incarichi comunitari di accoglienza e di manutenzione della casa, collaborano con la Caritas diocesana e con il Centro Missionario diocesano per l'animazione missionaria della pastorale nei suoi diversi settori. Inoltre, sono disponibili ad aiutare i parroci nel ministero pastorale.

La celebrazione della Parola e dell'Eucaristia dà l'opportunità di offrire ai fedeli un messaggio missionario, in sintonia con il nostro carisma saveriano.

 È una pastorale un po' itinerante, proprio in stile missionario; in certi periodi è veramente intensa tanto che non sempre possiamo rispondere a tutte le richieste che ci vengono rivolte.

In ogni caso diamo la precedenza ai gruppi che chiedono ospitalità nella nostra casa, prestandoci anche per l'animazione di incontri e ritiri spirituali.

Vogliamo soprattutto essere una comunità aperta, generosa e attiva nel servizio e nel donarci a tutti attraverso molte iniziative come: incontri e ritiri per giovani, visite e celebrazioni nelle parrocchie, accoglienza dei migranti, conferenze di formazione alla globalità e di testimonianza di vita, mostre missionarie, ecc.

Venite a visitarci!

Piccoli semi di luce e di speranza!

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Era il lontano 2000 quando, per il desiderio di poter essere utili alle persone più bisognose, per la prima volta mio papà Pio ed un suo amico volarono verso Costa d’Avorio, nel villaggio di Grand-Lahou. Non sapevano ancora che questo legame con l’Africa sarebbe diventato via via sempre più forte. Iniziarono costruendo un muro di recinzione di 340 mt. per 1.5 mt. di altezza che avrebbe racchiuso i sogni e le speranze di molti africani. Questo primo viaggio fu l’occasione di innamorarsi dell’Africa, delle musiche, delle danze, dei colori, dei sorrisi, degli occhi dei bambini e della gioia che solo questa gente ti trasmette, pur non possedendo nulla.

Negli anni successivi prese forma nella missione delle Ancelle di Gesù bambino, dove le suore preparano le ragazze che si avvicinano all’ordine e si occupano della formazione di bambini e giovani donne. In seguito costruirono degli “apatam”, aule per l’alfabetizzazione di grandi e piccini; un “foyet” cioè un collegio per le ragazze provenienti dai villaggi in foresta, dove poter dormire, mangiare e studiare per l’intero anno scolastico; dei pozzi per attingere acqua, un bene scontato per noi ma così prezioso in questi luoghi. A sinistra della missione è sorto il centro attivo di formazione femminile di taglio, cucito e pasticceria: “Elena Silvestri”. Le capienti aule con tavoli e macchine da cucire ospitano ogni giorno circa 60 ragazze, in tre corsi, impegnate ad apprendere un mestiere che le permetterà di avere un futuro migliore.

Nel 2001 abbiamo iniziato ad aiutare scolasticamente una decina di bambini. Ora ne seguiamo 60 permettendo loro di frequentare la scuola, di usufruire le cure sanitarie o semplicemente sostenendoli nelle situazioni difficili. Una volta all’anno, in occasione del nostro arrivo, organizziamo una festa per poter incon-trare tutti e condividere con loro giochi, balli, disegni ed anche il pranzo. In vent’anni di legame con questo meraviglioso popolo, grazie alla parrocchia e ai numerosi benefattori, abbiamo costruito e donato tanto ma, nulla in confronto a ciò che questi amici, con la loro gioia, spontaneità, calore e soprattutto accoglienza, riescono a trasmetterci ogni volta che li incontriamo.

Torniamo sempre più arricchiti e consapevoli che se sarà anche solo un piccolo seme potrà, un giorno, fiorire e donare luce e speranza a molte persone.

La crescita più importante però, anche se più lenta e difficile, è il miglioramento della vita della gente, la fiducia che pian piano queste persone hanno riversato sulle suore, comprendendo l’importanza dell’istruzione come unica via di cambiamento.

Mi piace molto un proverbio africano che dice: “Soulève ta charge jusqu’au genou, on t’aidera a la mettre sur la tète”…..

” Solleva la tua giara fino al ginocchio e uno ti aiuterà a metterla sulla testa”.


Cristina Rizzi.



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