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Casa Saveriana

Udine



Presentazione

La comunità saveriana di Udine è composta da missionari che hanno alle spalle una ricca esperienza missionaria, frutto di un periodo di vita passato in missione o al servizio della congregazione.


Oltre a prestarsi per alcuni incarichi comunitari di accoglienza e di manutenzione della casa, collaborano con la Caritas diocesana e con il Centro Missionario diocesano per l'animazione missionaria della pastorale nei suoi diversi settori. Inoltre, sono disponibili ad aiutare i parroci nel ministero pastorale.

La celebrazione della Parola e dell'Eucaristia dà l'opportunità di offrire ai fedeli un messaggio missionario, in sintonia con il nostro carisma saveriano.

 È una pastorale un po' itinerante, proprio in stile missionario; in certi periodi è veramente intensa tanto che non sempre possiamo rispondere a tutte le richieste che ci vengono rivolte.

In ogni caso diamo la precedenza ai gruppi che chiedono ospitalità nella nostra casa, prestandoci anche per l'animazione di incontri e ritiri spirituali.

Vogliamo soprattutto essere una comunità aperta, generosa e attiva nel servizio e nel donarci a tutti attraverso molte iniziative come: incontri e ritiri per giovani, visite e celebrazioni nelle parrocchie, accoglienza dei migranti, conferenze di formazione alla globalità e di testimonianza di vita, mostre missionarie, ecc.

Venite a visitarci!

Ottobre missionario: un intreccio di testimonianze, preghiera e preparazione alla partenza

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Nella Collaborazione Pastorale Buttrio, Camino, Pradamano e Lovaria nel mese di ottobre dedicato alle Missioni si sono intrecciate varie iniziative. Ecco alcune tappe.

In primis un viaggio in Albania a Berath (130 Km a sud di Tirana) con il gruppo del “laboratorio di missione”. Abbiamo conosciuto il servizio di una comunità di suore che operano nella scuola voluta vent’anni fa dal sindaco della città. Una scuola relativamente piccola con 150 bambini, di cui solo 7 cattolici. Ci hanno parlato dell’interesse che i genitori, di tradizione mussulmana, hanno per la scuola cattolica perché sanno che le suore garantiscono una buona formazione ai loro figli. La scuola diventa, così, un ponte tra le diverse religioni. Un punto di contatto per costruire la fraternità, fondamenta solide per una lieta convivenza civile. In questi giorni siamo stati ospiti di una comunità monastica (vedi foto) che ha una caratteristica originale: accolgono quattro ragazzi disabili. Coniugano vita di preghiera, servizio ai disabili, l’attenzione ai poveri e il primo annuncio cristiano nel territorio che gli è stato affidato (ricordiamo che la popolazione è al 95% di tradizione mussulmana). Le due parrocchie che seguono hanno numeri esigui, 35 e 45 cattolici rispettivamente. A questi si aggiungono una decina di mussulmani che sono in fase di conoscenza del Vangelo per poi diventare cristiani con il battesimo.

Poi si sono succedute varie testimonianze di padri saveriani friulani che erano di passaggio: Marco Bertoni missionario in Chad; Fabrizio Tosolini a Taiwan e padre Edy Foschiatto Taiwan e Cina. Tra questi interessanti interventi, particolare interesse ha suscitato quello di padre Edy che ci ha presentato la situazione della Cina dal punto di vista religioso. Una situazione che ci ricorda agli anni bui della rivolta maoista, dove sta scomparendo la libertà religiosa, già precaria. Un esempio: il sacerdote deve anticipare agli Uffici preposti la predica, per essere visionata, e solo dopo le dovute correzioni può esporla ai fedeli, rivisitata in base all’ideologia del partito. Dice p. Edy: “Stanno creando una specie di religione di partito”. Tante chiese vengono chiuse al culto o private dei simboli religiosi.

Abbiamo, poi, dedicato una serata alla preghiera per i missionari con una testimonianza calorosa di p. Michele dalla Sierra Leone. Lui svolge servizio nell’università di Makeni e ha puntato sul fatto che la missione inizia dal conoscere chi sta al tuo fianco il tuo vicino, il tuo amico ecc. e poi arriva lontano.

Il mese missionario si è concluso con l’iniziativa del bar missionario. Aperto domenica 24 ottobre a Pradamano dove tra un aperitivo e una chiacchierata c’è stata la possibilità di conoscere un po’ la storia dell’Albania e del servizio che pretendiamo di portare avanti nella città di Berath.

Rita Silvestri

Il laboratorio di missione è costituito da un gruppo di cristiani che fa esperienza di cosa significa essere missionari come laici cioè non preti o religiosi in un contesto fuori dal territorio nazionale



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