RD Congo: Sospese le attività di sei società minerarie cinesi
SOSPESE LE ATTIVITÀ DI SEI SOCIETÀ MINERARIE CINESI PER ESTRAZIONE ILLEGALE DI MINERALI, INQUINAMENTO DELL’AMBIENTE E VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI NEL TERRITORIO DI MWENGA (SUD KIVU)
INDICE
- 1. LE DENUNCE DELLA SOCIETÀ CIVILE
a. Amka Congo
b. Il Gruppo di Lavoro Tematico sulle Miniere (GTT Miniere)
c. La Società Civile del Sud Kivu
d. Il Quadro di Concertazione Provinciale della Società Civile del Sud Kivu (CCPSC) e la Dinamica Comunitaria per lo Sviluppo e la Coesione Sociale (DYCOD) - 2. LA PROCEDURA SEGUITA DALLE AUTORITÀ COMPETENTI
a. L’ultimatum del Governatore provinciale alle Società minerarie straniere attive a Mwenga
b. Il governatore ordina la sospensione delle attività minerarie di sei società cinesi e di tre cooperative congolesi
c. Due delegazioni di deputati provinciali e nazionali inviate a Mwenga per inchieste
1. LE DENUNCE DELLA SOCIETÀ CIVILE
a. Amka Congo
L’8 giugno, in una lettera indirizzata al Governatore del Sud Kivu, il Collettivo dei Movimenti Civici Amka Congo gli ha chiesto di impegnarsi a porre fine all’estrazione industriale illecita di minerali constatata in varie entità della provincia.
Amka Congo ha ricordato che, in seguito alla revisione del codice minerario congolese, sono state apportate diverse innovazioni che mettono particolarmente in rilievo la necessità, da parte del settore minerario, di contribuire allo sviluppo comunitario delle zone interessate dall’attività mineraria. Queste innovazioni possono essere riassunte nelle tre seguenti modalità previste per finanziare lo sviluppo comunitario: a) Il pagamento effettivo delle tasse e imposte minerarie, versate presso i conti bancari abilitati e ridistribuite nel rispetto delle seguenti percentuali: il 25% e il 15% riservati rispettivamente alla Province e agli Enti Territoriali Decentrati in cui si svolgono le attività estrattive,
il 50% destinato all’amministrazione centrale nazionale e il 10% destinato al Fondo per le Generazioni Future (FOMIN), in conformità con gli articoli 240, 240 bis e 241 del Codice Minerario); b) Il versamento di un contributo per la realizzazione di progetti di sviluppo comunitario, il cui importo minimo è pari allo 0,3% del fatturato dell’impresa, secondo quanto prescritto nell’articolo 285 , paragrafi 2 e 8, del Codice Minerario e c) Il rispetto degli impegni sociali accordati con la comunità locale.
Tuttavia, Amka Congo rileva che esiste una netta contraddizione tra ciò che è previsto dalla legislazione mineraria e ciò che sta effettivamente succedendo sul posto. Secondo le informazioni in possesso del Collettivo AMKA Congo, circa cinque società minerarie straniere, in questo caso cinesi, estraggono i minerali, in particolare l’oro, illegalmente e impunemente. Ciò avviene in vari territori della provincia del Sud Kivu, tra cui Shabunda, Mwenga e Walungu, violando anche la Legge n. 11/009 del 9 luglio 2011, relativa ai principi fondamentali in materia di tutela dell’ambiente.