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“Il chicco di grano”: Vita – Morte – Risurrezione

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Dopo giornate piovigginose, il sole ha riversato la sua calda luce sulla città di Milano: un invito anche al sottoscritto per una passeggiata nel vicino Parco Sempione. Prati rinverditi dalla pioggia dei giorni precedenti e camelie in fiore, ma soprattutto il grande parco adibito a “luna park” per bambini e loro genitori e nonni: piste di macchinine, giostre, lo storico trenino e l’ardito ottovolante e altro.

Concerto gioioso della vita: boccioli, fiori, frutti maturi di vita umana, capolavoro della creazione. “Rallegratevi con quelli che sono nella gioia”, raccomanda l’apostolo Paolo. L’invasione di bambini con i loro genitori al Parco Sempione adibito a Parco giochi mi ha veramente rallegrato.
Altrove i bambini soffrono la fame e gli adulti vagano tra le case distrutte dalle bombe. “Piangete con coloro che sono nel pianto” di nuovo raccomanda Paolo.

Contemporaneamente rallegrarsi con chi è allegro e in egual modo piangere con chi piange: questo è il cuore della Pasqua.

E questo fattivamente, non semplicemente come idealità astratta. La vita autentica ci chiama alla gioia e ci chiama al sacrificio.
Il cuore della Pasqua è accogliere la morte come glorificazione della vita. “E’ venuta l’ora che il figlio dell’uomo sia glorificato. In verità vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto”. (Gv 12,24).

Attraverso la morte la nostra individualità risorgerà come comunione dei santi. Non siamo chiamati a un paradiso individuale, ma al regno di Dio dove il più piccolo è
il più grande. Abbiamo una vocazione più grande e più nobile che non il nostro io. Questo, il nostro io, lo curiamo, lo sviluppiamo, lo rendiamo nobile, per offrirlo come chicco di grano per la risurrezione universale nella vita di Dio che è amore. Il Signore Gesù alla vigilia della sua morte ha dato stesso in cibo e bevanda affinché tutti arrivino.

Questo è il cuore del Vangelo, la visione della vita alla luce della risurrezione alla vita eterna, dove il più piccolo è il più grande, dove nessuno è dimenticato, dove la propria persona è fraternità.

A tutti, l'augurio più convinto per una Pasqua vera e vitale. Entriamo nel silenzio dell'attesa dell'alba: "E' risorto!".

p. Luciano.


Chi volesse può ascoltare l’omelia: Clicca su "Parabola del chicco di grano"


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