LETTERA - 9: POLVERE, ACQUA E SPIRITO SANTO
La settimana scorsa sono stato ospite dei missionari comboniani nella parrocchia di Irol, qui in Sud Sudan. Il parroco, un anziano e simpaticissimo missionario di origine spagnola, mi ha invitato a seguirlo nel villaggio di Panakar per i battesimi. Dopo un tortuoso giro nella boscaglia siamo arrivati al villaggio dove ci attendeva il catechista con i catecumeni.
Ho subito notato che erano tutti scalzi coi piedi polverosi di un colore giallognolo.
La lista dei battezzandi era di 124, ma i presenti erano solo 90. Il catechista ha spiegato che quelli del villaggio più lontano, circa due ore di cammino a piedi, per errore erano venuti il giorno prima e non sapeva se sarebbero tornati nuovamente. Dopo una lunga aspettativa, il parroco ha deciso di iniziare la cerimonia. Tutto si è svolto regolarmente. Io ho tenuto l’omelia, tradotta dal catechista. Poi in due abbiamo battezzato i catecumeni. Preghiera, canti e gioia.
La Santa Messa continua. All’offertorio arrivano gli altri 34 dal villaggio lontano. Non possiamo mandarli indietro. In forma abbreviata si riprende la cerimonia dei battesimi. Nuovo scoppio i gioia e di canti. Gli occhi di tutti brillano di una luce nuova. Sono rinati dall’acqua e dallo Spirito Santo.
Verso la metà del pomeriggio tutti ritornano alle loro case e ai loro villaggi. I loro piedi coperti di polvere gialla mi sembrano coperti di polvere d’oro.
- GIORGIO BIGUZZI.
- Giuba, 26 novembre 2014.