Skip to main content
Condividi su

Con i 60 studenti universitari dell’Internato nella cappellania, ho seguito la partita di calcio RD Congo con il Mali, domenica sera 7 febbraio. Era la finale del Campionato d’Africa delle nazioni (Chan 2016) e ha vinto il Congo, tre a zero.

Le grida di festa e di abbracci dei miei compagni di spettacolo aumentavano nel susseguirsi dei tre goal, segnati alla squadra avversaria. Alla fine della partita, la città di Bukavu per la terza volta in pochi giorni si è riversata sulle strade per festeggiare la vittoria del campionato.

Alla sera, alle ore 20.34, pochi minuti dopo la competizione, un giovane laureato m’ha inviato un messaggio: “Il Congo vivrà, la Repubblica vincerà su tutti i livelli! Coraggio e audacia! Insieme, noi vinceremo! Viva la RD Congo!”.

C’è un grande voglia di riscatto, di identità, di democrazia, di dare al grande paese il posto che gli compete. Il campionato d’Africa di calcio si è svolto in Ruanda, il paese che ha una storia recente di interventi nel Congo, causando reazioni e risentimenti da parte della popolazione locale.

Elezioni 2016

Si preparano le elezioni per 2016, ma gli interrogativi sono molti. L’epidemia del terzo mandatosta invadendo l’Africa. Nelle Costituzioni dei vari paesi si è affermato l’ideale democratico della durata di due mandati per un presidente eletto. Ma in pratica, gli eletti in esercizio cercano di cambiare le regole. Si motivano con la tradizione africana, che riconosce nel capo l’autorità assoluta e perenne.

Il 16 febbraio, in ricordo della Marcia della speranza e del bagno di sangue del 1992 con il presidente Mobutu e per domandare fedeltà alla Costituzione, l’opposizione ha invitato il paese a uno sciopero generale Ville-morte. L’iniziativa ha avuto un certo successo nelle grandi città, contestato poi dalla maggioranza. I negozi e le scuole sono rimasti chiusi e la gente è rimasta a casa.  Le conquiste democratiche, di fatto, non arrivano alla loro maturità, se non c’è la partecipazione di tutta la società. E secondo l’opinione di alcuni esperti di politica, la direzione giusta sarà presa solo dopo tre o quattro votazioni.

“Non è il caso di lasciarsi prendere troppo presto dallo sconforto. È normale che un paese all’inizio balbetti”. Ma… il Congo vivrà!

Anno della misericordia

Abbiamo iniziato l’Anno giubilare. È stato preparato un fascicolo sulle varie opere di misericordia materiali e spirituali e ogni venerdì, dopo la Via crucis, un catechista ne presenta una nel contesto del paese e della città di Bukavu.

Con i catechisti, in maggior parte insegnanti, abbiamo preso coscienza del contenuto sociale, non solo spirituale, della misericordia. La situazione della nostra comunità e della città è di grande sofferenza. I servizi sono carenti: mancanza d’acqua e di luce nei quartieri, assenza di lavoro e di assistenza sociale, quartieri baraccopoli e scuole non gratuite...

Vediamo la necessità di seguire il giubileo del Levitico 25, che parla della liberazione di tutti gli oppressi (“proclamerete nel paese l’affrancamento di tutti i suoi abitanti”, v. 10). Lo dobbiamo fare attraverso la cancellazione delle disparità sociali e dei debiti, attraverso la distribuzione delle terre per case e l’offerta di lavoro, attraverso i servizi sociali e l’educazione per tutti, attraverso la dignità della donna e l’accoglienza dei piccoli…

Sarebbe bello celebrare e vivere il Giubileo assieme ai responsabili civili e sociali del paese. La misericordia è dare il cuore ai poveri.

Misericordia corta è fatta di opere quotidiane, del rapporto personale, della condivisione concreta di cibo e di beni... La misericordia lunga è quella a grande raggio, di giustizia, di rispetto della persone e de loro diritti, nella sensibilità e coinvolgimento di coloro che sono responsabili del paese per la grande carità politica.

La nostra Via crucis del venerdì è seguita da numerose persone, la chiesa si riempie come nelle domeniche. Il testo della preghiera è stato preparato con riferimenti alla misericordia.

Ci sarà un ritiro per i professori universitari della città nella nostra casa regionale, domenica 28. Sono programmate due conferenze-dibattito (i sabati 5 e 12 marzo) per studenti universitari nell’Aula magna dell’ISP: La misericordia e la giustizia (relatori: un padre biblista e un avvocato) e una seconda sull’enciclica Laudato si’ (relatori: un prof. di filosofia e un esperto ecologico della città).

È stato annunciato, inoltre, un concorso a premi per universitari: Raccontare, in occasione de Giubileo, un’opera di misericordia, che fa bene a chi la fa e a chi la riceve. 

Buona Quaresima e opere di misericordia! 

  • GIUSEPPE DOVIGO.
  • Bukavu, 21 febbraio 2016 - Lettera n. 152.


Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito