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DALL’AFRICA AL PAESE A STELLE E STRISCE / L’ALTRA FACCIA DELL’AMERICA / V

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Carissimi, certamente fa un certo effetto arrivare e vivere in questo paese. Passarci per visitarlo non è lo stesso che viverci. È normale che ci sia un certo choc culturale ed esistenziale per chi è abituato ad altri continenti e standard. È certamente un bel paese, per la sua natura,  i suoi paesaggi, le sue risorse e i tanti popoli diversi che nel corso di quasi 300 anni si sono incontrati e scontrati per diventare quello che oggi la comunità internazionale riconosce come lo Stato più “potente e ricco sulla terra”, economicamente ma anche e soprattutto militarmente e culturalmente.

In questo grande continente, puoi notare subito uno stile di vita che è superiore a quello dei normali cittadini di altre parti del mondo. Dipende anche da dove vivi e operi perché Washington e New York sono completamente diverse ma è diversa anche la gente, il livello e lo stile di vita delle zone rurali. Ma ciò che più mi colpisce è lo sfarzo, l’ostentazione del potere, grandi infrastrutture, autostrade enormi e milioni di macchine per le strade, ponti giganteschi, grattacieli sempre tirati a lucido e sempre più alti, segno della competizione che ispira e invita a fare ancor più soldi e ubriacarsi di manie di grandezza. È una costante in tutte le città e cittadine americane in genere. A Newark, nello Stato del New Jersey, proprio di fronte a New York city, dove abbiamo la nostra comunità comboniana, puoi vedere la grande ricchezza ma anche la grande povertà e miseria di migliaia di persone. Anche a occhio nudo. Ci sono circa 50 milioni di poveri in questo paese e allarmanti sono i dati in tante altre aree della vita pubblica americana. Ma i ricchi, il cosiddetto 1 per cento della popolazione, detengono fortemente il potere, e lo si nota in molti modi. E in effetti molte delle più potenti multinazionali e corporations mondiali hanno qui i loro quartieri generali proprio nelle città di questo paese. Sono soprattutto quelli che con le loro lobby conducono i governi che si susseguono sia democratici che repubblicani. Ognuno intento a ottenere il massimo profitto per piccoli gruppi di interesse che guarda caso sono miliardari sparsi nel paese oppure all’estero nei loro paradisi fiscali. È proprio il cuore della Bestia come un caro amico mi ha sempre condiviso!

Credo che ciò che sta attuando Trump e il suo team in questo paese e a livello internazionale è sotto gli occhi di tutti noi. C’è poco da capire e spiegare una politica sempre più isolazionista, egoista e che vorrebbe il suo paese ancora più al comando e al potere mondiale privilegiando le oligarchie ricche e miliardarie del proprio paese con qualche “alleato fidato” che fa da contraltare. Una ricerca spasmodica di ottenere risultati immediati, con un egocentrismo e arroganza forte che porta il presidente a scontrarsi con la realtà internazionale e nazionale sia a livello politico che economico e sociale. C’è una grande spaccatura in questo paese, una polarizzazione politica tra repubblicani e democratici che diventa anche economica, sociale e morale che è già pericolosa. Ma anche tra i cittadini schierati da una parte o dall’altra. Che ha anche i suoi effetti nel modo in cui le Chiese e le varie religioni si schierano o meno da una parte o dall’altra. Il dio denaro e un materialismo sfacciato hanno sostituito molti valori fondamentali. Ma questo momento è un tempo storico, comunque di cambiamento che segna anche un crollo di valori e rispetto verso persone, popoli e giovani generazioni di questo paese e del mondo. Non si sta pensando alle prossime generazioni future ma a sfruttare al massimo profitto ciò che si può conquistare e arraffare ora. Ma i segni di una caduta lenta ma inesorabile dell’impero americano ci sono tutti e sempre più visibili cominciando dalla scelta del loro presidente. E,  a proposito, ho conosciuto laici, religiosi, pastori cattolici e protestanti, ma anche non credenti, che si battono davvero in maniera encomiabile pagando di persona e facendosi anche arrestare per valori e ingiustizie vergognose sempre più presenti in questo paese. Questo tempo così assurdo ha risvegliato la parte migliore dell’America per reagire a un’ondata di negatività e ritorno a un passato che cancella le grandi conquiste fatte negli ultimi decenni. Persone da ammirare per la loro determinazione e sensibilità per un mondo migliore e fraterno vivendolo in prima persona. E ce ne sono tante in questo paese. Sono questi i segni di speranza e futuro di questo contradditorio paese.

Tra le idee e le certezze da cui abbiamo bisogno di distaccarci ve ne sono forse alcune che riguardano Dio. La ricerca di Dio progredisce man mano che riconosciamo, a più riprese, l’inadeguatezza del nostro pensare a Dio. Dobbiamo avere la libertà di abbandonare alcune, se non tutte, le nostre certezze iniziali. Così forse ci sentiremo sprofondare in una “notte oscura”, ma questo potrebbe essere l’unico percorso verso la vera unione con Dio.
(P. Albert Nolan)



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