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L’ispettore Mário Vieira, della Polizia Federale (Pf), responsabile dell’arresto di cinque indios Kaingang (9 maggio 2014) nello Stato di Rio Grande do Sul, è stato denunciato per aver agito arbitrariamente durante l’investigazione circa l’uccisione di due contadini avvenuta alla fine del mese di aprile, nel Comune di Faxinalzinho.
Gli indios Kaingang sono stati arrestati mentre partecipavano ad una riunione con i contadini della regione, al fine di evitare conflitti tra le parti nello Stato di Rio Grande do Sul. L’ispettore ha dichiarato alla stampa che l’arresto degli indios “era un regalo per il giorno della mamma” e che gli indios “sarebbero stati puniti esemplarmente, chiusi in galera per 30 o 60 anni”. Roberto Liebgott, del Consiglio indigenista missionario (Cimi) ha replicato: “Vogliono trasformare gli indios in criminali.
L’ispettore della Pf si è arrogato il diritto di sentirsi superiore alla magistratura. Ha già espresso il verdetto ancor prima di dar inizio all’investigazione”. Oltre al comportamento chiaramente contrario agli indios, l’ispettore ha negato agli avvocati della difesa il diritto all’accesso agli atti ed ha anche impedito loro di assistere al primo interrogatorio. Liebgott sostiene che “l’ispettore aveva annunciato che gli interrogatori non sarebbero iniziati prima del 14 maggio.
Gli avvocati della difesa si sono presentati alla Sovraintendenza regionale del dipartimento della Polizia federale di Rio Grande do Sul, dove però hanno trovato altri due avvocati della difesa nominati dalla magistratura per accompagnare gli interrogatori, in sostituzione ai legali ufficiali, contrattati dagli indios. É stata una manovra con il chiaro intento di far parlare gli indios senza la presenza dei loro legali”. Una richiesta di habeas corpus è stata inviata al Tribunale della Giustizia Federale della città di Erexim, chiedendo la scarcerazione degli indios, l’allontanamento dal processo investigativo dell’ispettore Vieira e l’annullamento degli interrogatori. Le richieste sono state respinte dal giudice federale che, prima di decidere, ha ascoltato il Pubblico Ministero e l’ispettore Vieira.
É stata negata dal giudice anche la richiesta fatta dagli avvocati della difesa dei cinque Kaingang che rivendicava la loro custodia cautelare presso la Fondazione nazionale dell’indio (Funai), organo governativo subordinato al Ministero della Giustizia, come determina la legge Statuto dell’Indio.

Laranjeiras do Sul (Paraná), 17 maggio 2014



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