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Programma di Missione Oggi per il 2003

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Il tema di fondo per il nuovo anno ci è imposto da quanto sta avvenendo: siamo in guerra; la legittimazione della guerra come sistema politico è addirittura teorizzata e i grandi poteri vogliono convincerci che ormai non c’è altra via per risolvere i rapporti tra i popoli; la cultura di guerra si fa sempre più arrogante e indiscussa.

Un deciso impegno di riflessione critica e di costruzione positiva della pace, nelle sue molteplici matrici – politiche, economiche, culturali, religiose, evangeliche – in una rinnovata convinzione della forza della nonviolenza e nella ricerca di sinergie con quanti lavorano nella stessa direzione, è per noi prioritario.

LA PACE COME PROGETTO è il tema del Convegno 2003 di Missione Oggi, sabato 10 maggio.

Come nella nostra tradizione, sarà un momento di incontro e di confronto con i nostri amici, un punto di arrivo e di ripartenza per i lavori della rivista di tutto l’anno.

A partire da una griglia di lettura delle cause dei conflitti attuali, daremo spazio soprattutto alla progettualità: come uscire da questo sistema di guerra, come costruire la pace?

  • – Non possiamo fermarci alle manifestazioni, per gridare il nostro disaccordo ai bombardamenti; dobbiamo coinvolgerci con coerenti scelte di tutta una vita e con azioni positive di costruzione della pace. Per questo occorre esplorare le strade alternative alla guerra: oggi queste sono non solo possibili, ma necessarie.
  • – Riteniamo sia importante smascherare le ipocrisie di chi presenta la guerra come la via per eliminare le ingiustizie. È vero esattamente il contrario: la guerra è frutto di ingiustizia ed è un moltiplicatore dell’ingiustizia. Le immense risorse, umane e di mezzi, destinate alla guerra (pensiamo ad esempio alle ricerche, sempre più sofisticate e continuamente rinnovate) sono distolte dalla risoluzione dei veri problemi del nostro pianeta.
  • – Genova e Firenze hanno gridato non solo che “un altro mondo è possibile”, ma anche che “questo mondo è impossibile”, perché è attraversato da disuguaglianze inaccettabili in uno spazio ormai unificato: il modello di consumo, l’uso delle risorse, lo stile di vita di un gruppo di privilegiati, e noi siamo tra questi, è insostenibile perché non è compatibile con la diffusione per tutto il mondo. Ed è immorale, delittuoso oltre che illusorio, programmare di recintare lo spazio privilegiato e di escludere l’altra parte. Una politica così concepita è una politica di guerra. Va cambiata in una politica di trasformazione di se stessi (stile di vita, modello di consumo, uso delle risorse): una politica che crea relazioni di pace.
DAI POPOLI LA NUOVA GLOBALIZZAZIONE DEI DIRITTI è il secondo tema a cui vogliamo dare particolare attenzione nel corso dell’anno:
  • – dando voce ai dimenticati e agli esclusi, presentando le prospettive, le esperienze e i cammini faticosi di liberazione di gruppi, di organizzazioni e movimenti popolari del Sud del mondo, di paesi interi;
  • – dando spazio alle voci del dissenso (ad esempio in Usa e in Israele), anche interagendo con quella parte di opinione pubblica americana che è fermamente contraria alla guerra o con i gruppi nonviolenti israeliani che stanno operando con tenacia;
  • – facendo conoscere realtà dei paesi del Sud del mondo, denunciando cause e situazioni di guerra e di oppressione, vendite di armi, complicità;
  • – continuando a documentare problemi oggi fondamentali, legati all’immigrazione, le relazioni con il mondo dell’islam, la convivenza, la condivisione, la fraternità, la profezia.

Ringraziamo quanti continueranno a esserci vicini con il loro apporto, scambio, incoraggiamento, tutti segni di un’amicizia che sentiamo da parte di tanti e che ricambiamo di cuore. Buon lavoro e buon cammino nelle vie della pace.


I DOSSIER DEL 2003

  • Cristiani del Nicaragua vent’anni dopo
  • La chiesa cinese guarda a Matteo Ricci
  • Perù: dopo Fujimori, tra speranze e incertezze
  • Italia: stato sociale in vendita
  • L’America che non segue George W. Bush
  • La Pace come progetto (numero monografico, Atti del Convegno di M.O.)
  • L’America latina in movimento
  • L’Immigrazione asiatica in Europa
  • Neoliberismo “made in China”
  • Quanto la questione energetica pesa sul nostro futuro


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