8 marzo, Festa della Donna. C’è il rischio che le mimose rinsecchiscano in fretta. Ecco perché ci piacerebbe evocare una ricorrenza che non si limitasse ad una vuota celebrazione, ma che entrasse nel vivo delle cose e delle situazioni del pianeta “donna e missione”.
Il dossier che presentiamo ai nostri lettori vuole dunque rappresentare uno spaccato della missione “al femminile”, lasciando la parola alle protagoniste, religiose e laiche, sposate e straniere. Tutte coloro a cui abbiamo chiesto un contributo per questo mese di marzo si sono sforzate di rispondere – nella ricchezza e nella diversità di esperienze, di vicende personali e di situazioni locali – ad alcune semplici ma impegnative domande:
- Che significato ha oggi per le donne essere missionarie?
- Esiste uno specifico femminile nell’annuncio “ad gentes”?
- Quale ruolo assume la missione al femminile a cinquant’anni dal Concilio?
Per tentare una risposta a tali quesiti, c’è chi richiama e riflette episodi biblici che vedono le donne protagoniste, a partire dalla testimonianza della Risurrezione, c’è chi incarna l’esperienza missionaria in una prospettiva biblica latino-americana, c’è chi sottolinea il ruolo della donna nel rapporto con l’altro, in particolare nel dialogo interreligioso, c’è infine chi ricorda la speciale (e insostituibile) funzione della donna nei confronti delle altre donne.
Da tutte loro traspaiono quella forza, quella determinazione, quell’entusiasmo che deriva, per ciascuna a modo suo, dall’essere “madre”.
