Dal 10 al 24 ottobre 2010 si celebra a Roma il Sinodo per il Medio Oriente sul tema “La Chiesa Cattolica in Medio Oriente: comunione e testimonianza. La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola (At 4,32)”.
“Missione Oggi” seguirà l’evento con particolare attenzione, per una serie di motivi.
Anzitutto, perché i patriarchi, i vescovi, i delegati, gli osservatori provengono da un’area che, pur essendo stata la culla del cristianesimo, oggi vede la Chiesa costituita da piccole minoranze, a volte addirittura minuscole, la cui esistenza è resa difficile dalle locali condizioni religiose, politiche, economiche, sociali, per di più mischiate tra di loro in un inestricabile groviglio di problemi.
In secondo luogo, perché il tema dell’ecumenismo emerge in maniera prepotente: il Sinodo, che riguarda ovviamente la Chiesa cattolica, non può non tenere in considerazione le Chiese d’Oriente, sorelle nell’annuncio e secolari compagne di strada.
In terzo luogo, perché il Sinodo è un momento di riflessione privilegiata sul rapporto con un fenomeno che caratterizza sì la vita della Chiesa in Medio Oriente, ma anche la società e la politica in Occidente:
la crescita e il diffondersi dell’islam politico, temuto e spiazzante aspetto di quel caso che Gilles Kepel ha definito la “rivincita di Dio”.
