Skip to main content

Filippine: Migrazioni, Chiesa e politica

Condividi su

Il 2010 è stato un anno di svolta nelle Filippine, che ha visto il successo elettorale di Beniño “Noynoy” Aquino, leader del partito di opposizione. La sua ascesa alla presidenza ha suscitato grandi speranze nel paese.

Noynoy” deve però fare i conti con gli strascichi della vecchia politica. Anzitutto, con un sistema di potere basato su corruzione e violenza “istituzionale”; inoltre, con l’incapacità concreta di affrontare i problemi strutturali del paese a fianco di un clientelismo senza alcun ritegno politico o morale.

Infine, nel paese più cattolico dell’Asia, “Noynoy” deve misurarsi con una gerarchia cattolica influente, che però, orfana di una figura di rilievo come il cardinale Jaime Sin, è entrata in rotta di collisione con le mosse del governo verso una legislazione favorevole agli anticoncezionali, all’aborto terapeutico e all’educazione sessuale.

Uno dei fenomeni che contraddistinguono il paese è la migrazione internazionale: su 100 milioni di abitanti, 10 sono migranti.

Se ciò ha un impatto immediato sull’economia, grazie alle rimesse che si stanno avvicinando ai 20 miliardi di dollari l’anno, alla lunga produce anche distorsioni sul sistema sociale locale. Almeno un milione di questi migranti sono oggi in Medio Oriente, in paesi islamici dove i missionari cristiani non possono entrare.

Quale Vangelo testimonieranno i migranti filippini? La sfida è grande per la Chiesa cattolica dentro e fuori dal paese.



Per scaricare la rivista accedi con le tue credenziali d'accesso o abbonati.

Logo saveriani
Sito in costruzione

Portale Unico dei Saveriani in Italia

Stiamo finalizando la nuova versione del portale

Saremmo online questa estate!

Ti aspettiamo...

Versione precedente del sito