La XIV Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi, che si è tenuta dal 5 al 25 ottobre scorso, ha dato alla Chiesa l’opportunità di riscoprire la vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. I delegati al Sinodo, guidati con mano sicura dal Vangelo e dalla grande Tradizione cattolica, hanno navigato attraverso le complesse e diverse situazioni in cui le famiglie contemporanee sono immerse.
Da queste realtà, e non da un mondo idealizzato, abbiamo potuto discernere alcuni percorsi di missione per le nostre famiglie.
In primo luogo, una delle missioni fondamentali della famiglia cristiana nel mondo d’oggi è impegnarsi ad essere una famiglia buona, sana e amorevole. Nessuna famiglia è senza problemi o sfide da affrontare.
Anche le famiglie più stabili sperimentano ferite, tentazioni e momenti oscuri. Ma lottando costantemente per assistersi reciprocamente, perdonare, avere e dare fiducia, credere e sperare, la famiglia cristiana proclama che la famiglia stessa è una buona notizia in un mondo dominato da individualismo, scetticismo e indifferenza.
Le famiglie dovrebbero insegnare nuovamente al mondo che l’amore e la dedizione sono meravigliosi. In secondo luogo, poiché le famiglie sono le cellule vive della società, la famiglia è chiamata ad essere una “scuola” di onestà, integrità, misericordia e giustizia.
Le azioni ingiuste rivelano una mancanza di misericordia e di genuina attenzione. La corruzione e la depravazione morale, che portano all’ingiustizia sociale, discendono spesso da rapporti e valori familiari distorti.
Una famiglia che tolleri o addirittura premi l’infedeltà, la disonestà, la menzogna, la malsana rivalità e il maltrattamento delle persone porta gli stessi disvalori nella società. In alcuni paesi, il sabotaggio economico, la pratica scorretta negli affari, le dittature e il crimine organizzato sono perpetuati da clan e famiglie.
Questi mali sociali talvolta sono addirittura considerati comportamenti fedeli e leali alla famiglia. Noi affermiamo, invece, che la vera vocazione e missione della famiglia è di essere l’elemento base di una società dignitosa, onesta e giusta. I genitori non dovrebbero mai consentire che i loro figli imbroglino a scuola solo per superare gli esami. Mariti e mogli dovrebbero esigere reciprocamente l’uno dall’altro una dignitosa fonte di reddito. I figli dovrebbero sfidare i genitori a mantenere uno stile di vita semplice e alla condivisione con i poveri
Infine, in un mondo diviso da ideologie e violenze, la famiglia ha la missione di essere una “scuola” di comunione e di solidarietà nel condividere le sofferenze altrui. Una famiglia non può essere auto-referenziale, badando solo alle proprie ferite. Deve piuttosto preoccuparsi delle ferite di altre famiglie.
Molte famiglie sono distrutte dalla povertà diffusa, dalla mancanza di cibo, acqua, casa, lavoro, dalle guerre, dalla violenza etnica, dall’estremismo religioso, dai disastri ambientali causati dall’uomo, dal traffico di esseri umani destinati alla prostituzione e alla schiavitù, dall’incesto, dall’abuso di donne e bambini, dalle migrazioni forzate e dallo sradicamento.
Queste forze distruggono le famiglie. I membri delle famiglie si disperdono. Si cercano a vicenda. Sono i nuovi senzatetto sparsi in tutto il mondo. Le famiglie cristiane hanno il compito di cercare coloro che soffrono, di abbracciare la loro sofferenza e di rassicurarli, affinché essi trovino una nuova famiglia in noi.
Ogni madre che soffre è anche nostra madre e nostra nonna. Ogni padre che soffre è anche nostro padre e nostro nonno. Ogni bambino che soffre è anche nostro figlio, nostra sorella e nostro fratello. Ogni persona ferita è anche nostro vicino, un membro della nostra famiglia.
La famiglia non è soltanto oggetto di missione, ma anche un soggetto di evangelizzazione. Nell’ascolto della voce di Gesù, il Buon Pastore, sperimentando il suo tenero tocco misericordioso, la famiglia condivide con il mondo la buona notizia che noi possiamo essere una vera famiglia umana e creativa.
