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UN SERVIZIO CHE RIGENERA!

UN SERVIZIO CHE RIGENERA!

 Un'anno e mezzo fa sono arrivato in Italia per continuare la mia formazione di base. Uno degli apostolati affidatomi dalla comunità è stato il servizio alla mensa Caritas di Parma il lunedì pomeriggio. È stata per me un’esperienza nuova e soprattutto edificante nell’aiutarmi a capire alcune realità di Parma/Italia.

La prima cosa che mi ha colpito è stata vedere quante persone hanno bisogno degli altri per avere da mangiare, vestirsi ed anche per avere la possibilità di lavarsi.

La maggiore parte di questi nostri fratelli sono stranieri e sono arrivati in Italia per motivi diversi (la guerra nei paesi di origine, la ricerca del lavoro soprattutto per i giovani, la povertà trattenuto da alcuni nei loro paesi, insomma una vita migliore, ...). Distribuendo dei pacchi, ho notato alcune reazioni di questi nostri confratelli che mi hanno stupito in modo positivo. Per esempio uno di loro ha rifiutato di prendere un pacco pensando a chi fosse più bisognoso di lui. Sono stato colpito da questo gesto.

La seconda cosa che mi ha colpito è questa dimensione profonda, umana che la società di Parma ha raggiunto cercando di pensare ai bisognosi, Secondo me, indirettamente, ci vedo una incarnazione del passaggio del vangelo di Matteo: “Perché io ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere; ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi. Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai ti abbiamo veduto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, assetato e ti abbiamo dato da bere? (…) Rispondendo, il re dirà loro: In verità vi dico: ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me” (Mt 25,35-40).

La terza cosa che mi ha toccato è stata l’umiltà delle persone, soprattutto i volontari, che lavorano lì, la maniera di accogliere le persone senza stancarsi e senza mostrarsi benefattori: loro servono e spariscono.

Un'altra cosa è stata venire a conoscenza del lavoro di alcuni volontari; sono professori di Università, capi di azienda, eppure si abbassano per servire. Una umilità e una semplicità schiaccianti, ed è veramente un segno. Penso ad esempio a Willy professore di Elettromeccanica all'Università insieme a sua moglie. Nella loro semplicità servono, ascoltano, propongono ai bisognosi nonostante le reazioni di questi fratelli sembrano disagiate.  

Questa esperienza  è per me una maestra di vita indelebile; riconosco che  il bene ti insegna con un inguaggio senza parole né equivoci.   


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Pubblicato
17 Marzo 2021
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