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“Noi non siamo la parte buona di Scampia”

“Noi non siamo la parte buona di Scampia”

Un’immersione totale di poche ore, in pochi giorni dal “Nord” a Scampia

Che c’azzeccano insieme un teschio e un clown? Apparentemente niente: sono uno l’opposto dell’altro.

Il clown è un personaggio balordo, chiassoso e incurante del ridicolo. Un teschio invece è il simbolo della morte per eccellenza.

Eppure, la sua crasi è diventata simbolo di una delle realtà che animano, con i suoi colori, con la sua contagiosità e fantasia quartieri della grande Scampia: il GRIDAS. E lo fanno cercando di dare nuova linfa vitale alle relazioni delle persone che lo abitano.

Eleonora 3Il GRIDAS (gruppo risveglio dal sonno, con riferimento alla frase di una delle incisioni della "quinta del sordo" di Francisco Goya: "el sueño de la razon produce monstros") è un'associazione culturale senza scopo di lucro fondata nel 1981 da Felice Pignataro, Mirella La Magna, Franco Vicario, e altre persone riunite dall'intento comune di mettere le proprie capacità artistiche, culturali, al servizio della gente comune per stimolare un risveglio delle coscienze e una partecipazione attiva alla crescita della società. 

Una filosofia di vita che proprio dalle parole dell’84enne sono state proferite con tantissima energia in un incontro organizzato dal SUAM Campania (con i fratelli lasaliani, comboniani e saveriani) ha raccontato che: “è un simbolo, quello di un teschio con le ciglia di una persona che quanto quando si risveglia diventa pagliaccia. Nel suo insieme è però divertente, è capace di stare nella natura e che ama sé stessa”. Ha richiamato per questo collegamento l’insegnamento del Vangelo: “Ama il prossimo tuo come te stesso, il tuo amore per te devi averlo sennò non ti riesci a curare. È un bene per te che di rimbalzo va sugli altri”. Quindi la prospettiva di un amore contagioso. Per me è stato un incontro toccante che tesse le fila del quartiere e della vita della signora, visto che Felice era suo marito.

Mirella ci ha tenuto a ribadire che: “Noi non siamo la parte buona di Scampia: Scampia è un miscuglio di buono e cattivo con la possibilità o pericolo, ogni giorno, di passare da una parte all'altra.  Vogliamo seminare il più possibile con l'esempio, con il contagio, con l’idea di fare insieme”.

Per me e Davide, venuti da “su”, “dal Nord”, è stato un momento di immersione totale in un’altra realtà avvenuta grazie alla possibilità di incontro con questa realtà tramite tanti volontari disponibili. C’era eccitazione e interesse da parte mia nel visitare quei luoghi che avevo letto tra le righe di Gomorra o dei racconti dei mass media, siamo stati proprio a Scampia! È stato un mordi e fuggi, è stato un incontro veloce, ma sicuramente ha lasciato un segno indelebile: la nostra vita per gli altri, con gli altri, nelle azioni di tutti i giorni. In una resistenza non violenta che dà l’esempio e la misura della grandezza della bontà dell’essere umano. In ogni luogo. In ogni sua forma, grazie anche ad un murales e uno sguardo di amore e di vita diverso.


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Pubblicato
29 Aprile 2023
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