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IL DIACONO, UOMO CONSACRATO A DIO E AL SERVIZIO DEL POPOLO

IL DIACONO, UOMO CONSACRATO A DIO E AL SERVIZIO DEL POPOLO

Ordinazione diaconale di Jean paul e Renovat

Sabato 07 dicembre, durante la celebrazione vigiliare della Solennità di Maria Immacolata, presso la parrocchia delle SS. Stimmate in Parma, la famiglia saveriana ha avuto la gioia di celebrare l’ordinazione diaconale di due saveriani, studenti di teologia, Jean Paul Majambere e Renovat Bikorimana.

La celebrazione è stata presieduta dal saveriano Mons. Giorgio Biguzzi, Vescovo emerito di Makeni, in Sierra Leone affiancato dal Superiore Regionale dei Saveriani d’Italia, P. Rosario Gianattasio, da P. Mauro Loda, Rettore della comunità dello Studentato Teologico di Parma e da Padre Sergio, parroco della parrocchia delle SS. Stimmate. Oltre a numerosi sacerdoti erano presenti diversi diaconi a partire da quelli della parrocchia delle Stimmate.

La celebrazione, animata dal coro saveriano, si è caratterizzata per un tocco “burundese” considerata la provenienza di entrambi i candidati dallo stesso paese africano. Alcuni canti, tra cui quello finale di ringraziamento, sono stati eseguiti in kirundi, lingua parlata in Burundi. Durante il canto finale di ringraziamento i novelli diaconi, i sacerdoti e le numerose suore provenienti dal Burundi si sono uniti tutti in un’elegante danza di ringraziamento al Signore.

Un ulteriore momento dal “tratto burundese” è stata la processione offertoriale allorché Jean Paul e Renovat hanno iniziato ad esercitare il loro ministero di servizio, accogliendo i doni per la celebrazione nella forma caratteristica della cultura burundese, preparando la mensa per l’Eucarestia.

Sono state portate all’altare sei ceste contenenti il pane, il vino e i prodotti tipici della terra del Burundi. I prodotti sono stati presentati al Signore come ringraziamento per tutti i beni da lui ricevuti in ceste perché la cesta nella cultura del Burundi viene utilizzata per mostrare il rispetto nei confronti della persona a cui i doni vengono offerti. Le ceste sono state portate sulla testa che nella cultura burundese rappresenta la persona stessa oltre a significare come la persona stessa si offre al Signore insieme ai suoi doni.

Nella sua omelia Mons. Giorgio Biguzzi ha saputo toccare il cuore di tutti mostrando la bellezza e serietà del servizio diaconale alla luce di Maria che ha saputo dire il suo “Sì” al Signore. Ci ha ricordato che il Sì di Maria è “l’inizio delle nozze tra Dio e l’umanità” così come oggi la Parola desidera farsi carne in noi, senza lasciarci più per diventare noi stessi angeli, annunciatori della Buona Novella.

“È quanto desidero ricordare parlando a dei giovani missionari nel giorno della loro ordinazione al diaconato. Ecco, il diacono missionario si fa servo per annunziare a tutti “le meraviglie del Signore”. Non si appartiene più. Non gli appartiene più la sua patria, la sua chiesa d’origine, la sua stessa cultura. Tutto mette a servizio del mistero di salvezza per tutta l’umanità, il mistero nascosto per secoli, ma ora rivelato in Cristo”.

Mons. Biguzzi, si è soffermato sul versetto “E l’angelo partì da lei”, chiedendosi dove si trovi ora e rispondendo che “È qui da noi, è qui da voi, carissimi Jean-Paul e Renovat per fare la stessa proposta fatta a Maria, in attesa della vostra risposta per diventare servi della Parola fatta carne”.

Ha inoltre sottolineato come i diaconi debbano essere allora come oggi “uomini di buona reputazione, pieni di Spirito e di saggezza”, come i sette uomini scelti dagli apostoli per il servizio delle mense.

Ci ha pure invitati a seguire l’esempio del nostro Padre e Fondatore, San Guido Maria Conforti Mons. Conforti fissando come lui il Crocifisso che parla al nostro cuore.

Molto forti ed efficaci le parole che ha così rivolto ai presenti: “Il Crocifisso parla al vostro cuore. Ha tante cose da dirvi. Bisogna guardare la croce con amore in atteggiamento di ascolto. D’ora innanzi la croce si coniuga con la parola servizio e con l’atteggiamento del servire, cioè chinarsi, piegarsi, scendere, cingersi il grembiule. Nella Croce e nel Cristo crocifisso troverete il senso del vostro servizio diaconale e missionario. Un servizio che deve continuare per tutta la vita. Un giorno sarete ordinati sacerdoti e, secondo la cultura corrente, salirete su di un piano più alto. Se ignorerete o distruggerete il piano terra, crollerete e sarete un mucchio di macerie”.

In conclusione, un grazie speciale a Maria, nella cui solennità si è celebrato il diaconato, a Mons. Giorgio Biguzzi, alla parrocchia delle SS. Stimmate con i suoi diaconi e così ben guidata dalla comunità religiosa Stimmatina, al coro sx e a tutti coloro che si sono uniti alla nostra gioia, alla gioia di Jean Paul e Renovat.


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Pubblicato
13 Dicembre 2019
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