Una grandissima gioia
Prima di raccontare un po’ di me, non posso dimenticare due figure di presbiteri saliti al cielo nei mesi scorsi che, oltre ad essermi stati vicini con l’aiuto materiale nelle mie attività in Indonesia, mi sono stati soprattutto di esempio, perché “avevano veramente l’odore delle pecore”, come dice papa Francesco, ed erano colmi di spirito missionario. Si tratta del parroco del mio paese, Gonars, don Massimiliano Zanandrea (don Max amichevolmente) e di don Elia Piu, mio compaesano e parroco di Marano Lagunare per oltre 50 anni. Due presbiteri amati da tutta la popolazione che hanno lasciato in me un segno indelebile.
La mia salute è stabile, grazie anche alle cure di una dottoressa che mi segue costantemente. Da un anno, vivo nel seminario saveriano di Jakarta, dove tutti siamo stati chiusi in casa per il Covid-19, con i nostri seminaristi a seguire le lezioni via internet. Si stanno preparando per raggiungere le Teologie internazionali, perché sin da giovani devono allenarsi, come missionari, ad affrontare nuovi ambienti e nuove culture.
L’estate 2020, nonostante la pandemia, è stato un mese di grazia: sei nuove ordinazioni presbiterali avvenute nella nostra parrocchia di Bintaro a Jakarta, venerdì 21 agosto, per l’imposizione delle mani del cardinale Ignazio Suharyo, arcivescovo di Jakarta. Sei nuovi missionari originari di Flores, Timor e Java che partiranno per le missioni dei saveriani nel mondo. Lo dico con un certo orgoglio perché è l’ultima covata che ho accompagnato in seminario come promotore vocazionale.
Queste ordinazioni le ritengo una grandissima gioia, una delle più grandi Grazie che il Signore ha fatto alla chiesa, alla congregazione e a me. Pur essendo stata mia la testimonianza nelle loro scuole, parrocchie e case, tutto è avvenuto non per merito mio, ma dello Spirito Santo che ha toccato i loro cuori. Una gioia che è stata purtroppo offuscata dalle norme della pandemia, che limitavano il numero delle presenze all’ordinazione. I concelebranti non potevano superare i sessant’anni e io, giovane ottantenne, ho dovuto accontentarmi di partecipare seduto in casa, assieme a un confratello coetaneo. Sei presbiteri missionari saveriani in un colpo solo è la prima volta che succede nella storia dell’Indonesia! Grazie, Signore, per questo magnifico dono che porta una forte nota di ottimismo in questo tempo di dolore per tutto il mondo.
Abbiamo tanto bisogno di pace, soprattutto in questo tempo di pandemia, perché la pace ci porta a una maggior solidarietà e fratellanza, come sottolinea papa Francesco nell’Enciclica “Fratelli tutti”. Grazie a tutti voi per la vicinanza. Grazie al Centro missionario di Udine e all’arcivescovo che non manca mai di raggiungere noi missionari con il suo augurio particolare. Grazie al Gruppo missionario parrocchiale di Gonars, all’Associazione Onlus Naluggi sempre di Gonars, al Gruppo spontaneo di San Daniele del Friuli e agli amici del Terzo mondo di Plaffikon in Svizzera. Il Signore ricompensi tutti abbondantemente con l’ottimismo e la serenità in questo tempo così difficile. Nella speranza di rivederci… ancora un abbraccio a tutti!