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Una giornata con padre Fiore, Saveriano di Montopoli in Sabina

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Anche quest’anno, nel mese di ottobre, i cittadini di Montopoli in Sabina si sono riuniti per una giornata di preghiera e di riflessione sulle missioni. Lo hanno fatto in ricordo del loro concittadino ed ex parroco, che ora riposa in terra burundese, sepolto nella missione di Gisanze. È il missionario saveriano padre Fiore D’Alessandri; ma per loro è ancora il caro e compianto don Fiore. Ormai è una tradizione, iniziata lo stesso anno della sua morte, nel luglio del 1992, e continua con successo. Quest’anno è stata la sua 14.ma edizione.

L’incontro è stato organizzato da Mani Aperte Onlus, un’associazione costituita proprio in ricordo di padre Fiore, per continuare a sostenere la sua opera di evangelizzazione e promozione umana in Burundi. Ci siamo ritrovati sabato 15 ottobre presso il monastero delle suore clarisse di Fara Sabina. È stata una splendida giornata autunnale.

Nel monastero di Fara

Erano presenti circa 60 persone, provenienti da Montopoli, dalle parrocchie vicine e anche da Roma, tutti amici delle missioni. C’era anche una giovane mamma con la sua bambina. Il parroco don Sebastiano Angeloni, successore di don Fiore a Montopoli, ha letto i messaggi di saluto e di benedizione inviati dal vescovo della diocesi sabina mons. Lino Fumagalli e da padre Marcello Storgato, missionario saveriano che ha conosciuto don Fiore da quando era seminarista a Magliano Sabina. Non hanno potuto essere presenti all’incontro, ma hanno partecipato spiritualmente.

Don Carmelo Cristiano ha presentato l’ultima sua raccolta dei pensieri tratti dagli appunti di padre Fiore. L’ha intitolata “Lucetta del mattino - 7”. Padre Fiore, infatti, ci ha lasciato una grande quantità di scritti di ogni genere. Don Carmelo li ha pazientemente raccolti, studiati, catalogati, a volte perfino decifrati, e poi divulgati in tanti opuscoli che la gente ha molto gradito.

A sostegno dei “batwa”

Durante l’incontro di quest’anno, i componenti del consiglio direttivo dell’associazione Mani Aperte Onlus hanno presentato al pubblico un progetto di solidarietà per sostenere i pigmei batwa della diocesi di Muynga, in Burundi, iniziando dagli abitanti di Gisanze, la missione di padre Fiore. Il vescovo di Muynga mons. Joachim, nell’ultima sua visita a Montopoli, ci aveva consegnato il progetto, che noi abbiamo adottato come associazione. Informato circa il nostro incontro, il vescovo burundese ci ha inviato il seguente messaggio:

Stavo proprio guardando le fotografie sull’andamento dei lavori di costruzione di alcune case per i pigmei batwa di Muynga. Abbiamo iniziato i lavori dopo che un missionario francese ci ha dato, a sorpresa, un aiuto di 10.000 euro. La parrocchia di Gisanze è ora seguita da due bravi sacerdoti diocesani. I nostri cari saveriani hanno lasciato la parrocchia per fondare una nuova missione, non lontano da Gisanze. Non potete immaginare quanta gioia mi porta il vostro messaggio che mi è arrivato in questo momento. Mi congratulo con voi per la raccolta in corso e ve ne ringrazio”.

Una lettera testamento

 Proprio ai pigmei batwa padre Fiore aveva dedicato gli ultimi anni della sua vita. Per loro, nella sua ultima lettera, ci aveva chiesto di adoperarci. Per noi quella lettera è quasi un testamento.

I lavori della mattinata sono terminati con la santa Messa. Nel pomeriggio sono state proiettate alcune immagini del Burundi, per animarci di più a sentire e manifestare la fraternità universale. Insomma, abbiamo passato una bella giornata, in un luogo bellissimo, nel ricordo di don Fiore, nella preghiera e nel proposito di fare qualcosa di buono per le missioni.

Per contribuire: C/c postale 53654406 intestato a Assoc. Mani Aperte-Onlus; P. Nicolò II,  2 - 02034 Montopoli di Sabina (RI)


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