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Una festa per tutta la città, Giornate per p. Carlo Salvadori

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Sabato 22 settembre: una giornata splendida. Già dal mattino il sole sorgendo illumina le vetrate del santuario San Guido Conforti, che nel pomeriggio accoglie la comunità cristiana di Parma, accanto al giovane Carlo che viene ordinato presbitero per le mani del vescovo mons. Enrico Solmi.

Un santuario gremito

Tutti i confratelli saveriani di Parma - studenti compresi - si mobilitano per preparare bene la casa. Tutti al lavoro dal mattino: le bandiere che rappresentano i paesi in cui siamo presenti come missionari vengono esposte; anche i muri sono addobbati, portando un clima di festa. Che bell'inizio d'anno per noi!

La celebrazione è alle ore 18: un appuntamento a cui nessuno vuole mancare. Già alle 17.30 il santuario è pieno: ognuno vuole occupare il posto davanti per vedere bene. Il coro si prepara, tutti i famigliari sono già presenti, gli amici... Verso le 18 - incredibile! - il santuario è strapieno: tutti hanno voluto esserci di persona. Anche i matronei del santuario sono occupati da fedeli che dall'alto partecipano alla celebrazione.

Tutti cantano con gioia per il dono di questo nuovo prete missionario: lo si legge anche sui volti dei partecipanti. Sono presenti non solo i parmigiani, ma anche alcuni amici dall'Africa (Camerun, Congo, Ciad...) e da altre regioni d'Italia.

Celebrazione commovente

Il canto d'ingresso dà il tono alla celebrazione: "Lo Spirito del Signore è su di me, lo Spirito con l'unzione mi ha consacrato, lo Spirito mi ha mandato ad annunciare ai poveri, un lieto messaggio di salvezza!". Sono le stesse parole che si leggono sulle labbra di Carlo mentre risponde alle domande del vescovo e quando dice: "Eccomi, sì, lo voglio".

Sono tanti i sacerdoti presenti per accogliere Carlo nel ministero del sacerdozio missionario. È stata una celebrazione davvero commovente, vissuta nella sua profondità, dove tutti hanno riscoperto la bellezza dell'essere cristiano, di pregare insieme, di lodare Dio. Nelle parole della gente dopo la celebrazione, si leggeva un sentimento di gratitudine al Signore e ai saveriani "che ci hanno aiutato a vivere con gioia la celebrazione".

La veglia e la prima Messa

Il giorno prima, venerdì 21 settembre, abbiamo partecipato alla veglia di preghiera nella parrocchia di Carlo, "Santa Maria del Rosario", per prepararci all'ordinazione. "Pietro vai, fidati di me. Getta ancora in acqua le tue reti, prendi il largo...". Seguendo questo invito del Signore al discepolo Pietro, tutta la comunità parrocchiale ha accompagnato Carlo a gettare le reti verso i fratelli a cui verrà mandato, testimoniando così l'amore di Dio.

Il novello prete p. Carlo ha celebrato la sua prima Messa il giorno seguente, domenica 23, nella sua parrocchia parmense. Anche là, nessuno dei parrocchiani e degli amici vuole mancare. Padre Carlo è accompagnato dal fratello maggiore don Paolo, dal superiore dei saveriani p. Rosario, dal parroco di Santa Maria del Rosario e da molti altri confratelli saveriani. Nella sua omelia, il neo ordinato insiste sul ruolo del missionario in mezzo ai fratelli: "è uno che serve, come ci ha detto Gesù".

Sandali, bisaccia e... la Vergine

Padre Carlo riceve dalla parrocchia alcuni simboli significativi per la sua vita di missione: dovendo mettersi in cammino verso gli ultimi, riceve i sandali, una bisaccia, la mappa del mondo che è chiamato ad abbracciare, come Cristo sulla croce, l'icona della "Vergine della tenerezza", in segno dell'atteggiamento con cui va incontro a fratelli e sorelle.

Possa lo Spirito Santo illuminare questo nuovo sacerdote nel suo cammino missionario. Caro Carlo, buona missione. Ogni tuo passo sia segno della presenza di Cristo in mezzo alla gente!



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