Un compito per l’estate...
Uno dei compiti del missionario è quello di tradurre: dalla sua lingua materna nella lingua della gente tra cui lavora, e viceversa. Deve tradurre la parola di Dio, la bibbia, gli insegnamenti della catechesi, la preghiera della chiesa. Deve tradurre anche l’amore e le speranze delle persone che incontra, le loro esperienze di vita quotidiana, la loro cultura...
Così ogni missionario diventa un ponte tra culture ed esperienze di popoli diversi.
Non è un compito facile. Per esempio, in giapponese ci sono 26 parole che descrivono il riso, dal suo stato di seme pronto per la semina fino a quando è sul piatto per essere mangiato.
Tradurre in italiano tutti questi vocaboli è impossibile. Nella lingua italiana mancano i vocaboli per esprimere tutte le sfumature della lingua giapponese. Dovremmo rimediare usando un giro di parole o rassegnarci a usare sempre e solo la stessa parola: “riso”.
Lo stesso succede per il pane. La nostra cultura è tutta permeata del profumo di pane cotto al forno. Come tradurre in giapponese tutti i vocaboli italiani che riguardano il pane in modo da farne comprendere le sfumature di significato? E ancor più, come tradurre il senso della fatica e il profumo dell’amore del contadino, della mamma, del fornaio? Non è un compito per le vacanze; non è un cruciverba... È il compito della vita del missionario! Con la sua vita, egli deve farne la traduzione giusta.
È un compito che riguarda tutti noi. Proviamoci! Ecco il testo della traduzione. I vocaboli sono tutti presi dal vangelo. Saremo capaci di tradurli nella vita? Buon lavoro!
sostantivi:
grano, chicco, frumento, spiga, messe, mietitura, pula, paglia, raccolto, farina, lievito, pasta, pane, briciole, avanzi, seminatore, fornaio...
verbi:
seminare, morire, germogliare, maturare, seccare, mietere, raccogliere, fermentare, impastare, spezzare, mangiare...